IL PROGETTO
2. La selezione dei reperti
I rilevamenti necessari per la costruzione di un repertorio di filigrane
e per la raccolta dei dati relativi alle forme impiegate nella fabbricazione
dei fogli presuppongono la possibilità di esaminare una popolazione
di carte integre e conservate in assortimenti composti da pezzi sciolti.
Infatti la rifilatura, che di norma precede l'operazione di legatura del
libro e che viene effettuata con lo scopo di eliminare le caratteristiche
'barbe' ai margini dei fogli e di uniformare le dimensioni delle pagine,
comporta una riduzione delle dimensioni originali delle carte, una alterazione
delle loro proporzioni e una perdita di informazioni intorno alle caratteristiche
morfologiche delle forme. Inoltre, la cucitura del volume impedisce di
esaminare il foglio nel suo complesso, ostacolando le misurazioni in prossimità
della piega.
Per tale ragione, nei fogli e negli opuscoli 'd'occasione' appartenenti
alla raccolta delle Composizioni Poetiche e all'Archivio della
famiglia Gozzadini, conservati presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio,
è stato individuato il 'reperto ideale' per la costruzione di questo
repertorio. Infatti, poiché questi componimenti sono stampati prevalentemente
su fogli sciolti ed integri, e in minima parte in fascicoli di consistenza
ridotta, l'osservazione delle carte risulta agevole e completa.
Inoltre, è verosimile che il circuito della produzione e della
circolazione di questo genere di materiali fosse incluso nell'ambito cittadino,
dal momento che l'oggetto delle pubblicazioni è rappresentato da
occasioni ed eventi legati alla città, alle sue famiglie più
importanti, alle sue principali istituzioni pubbliche ed ecclesiastiche,
allo Studio; non è azzardato ipotizzare che le tipografie di Bologna
si servissero in queste occasioni dei mulini da carta della città,
la cui produzione era sufficiente a soddisfare il mercato interno per
le necessità più ordinarie e quotidiane. L'osservazione
delle filigrane presenti sui fogli selezionati per questa ricerca permette
quindi di individuare alcuni dei marchi di fabbrica impiegati per contrassegnare
i prodotti delle cartiere bolognesi.
L'analisi, estesa ad una popolazione di 237 carte, ha portato all'individuazione
di 103 tipologie di disegni differenti.
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