Il teatro anatomico

La sala, chiamata Teatro per la caratteristica forma ad anfiteatro, fu progettata nel 1637 per le lezioni anatomiche dall'architetto bolognese Antonio Paolucci detto il Levanti, scolaro dei Carracci.
Venne costruita in legno d'abete e decorata con due ordini di statue raffiguranti in basso dodici celebri medici e in alto venti dei più famosi anatomisti dello Studio bolognese.
La cattedra del lettore, che sovrasta quella del dimostratore, è fiancheggiata da due statue dette "Spellati", scolpite nel 1734 su disegno di Ercole Lelli, famoso ceroplasta dell'Istituto delle Scienze. Sopra al baldacchino una figura femminile seduta, allegoria del'Anatomia, riceve come omaggio da un putto alato non un fiore, ma un femore.
Il soffitto a cassettoni, realizzato nel 1645 da Antonio Levanti, è decorato con figure simboliche rappresentanti quattordici costellazioni e al centro Apollo, nume protettore della medicina. La scelta del tema astrologico risale alla tradizione di consultare gli astri prima di procedere alle operazioni o di somministrare farmaci, secondo una concezione della medicina che risente dell'influsso esercitato in tutt'Europa dalla scienza diffusa dagli Arabi fin dai tempi della conquista della Spagna. L'astrologia veniva associata alla medicina, ed ogni parte del corpo era posta sotto la tutela di un segno zodiacale, del resto l'Astrologia continuò ad essere materia di studio anche all'università bolognese fine a tutto il secolo XVII.
La sala anatomica ha subito gravissimi danni nel bombardamento che il 29 gennaio 1944 distrusse quest'ala dell'edificio ed è stata ricostruita nell'immediato dopoguerra riutilizzando le sculture lignee originali, fortunatamente recuperate dalle rovine.