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Eventi memorabili: prima dell'Unità
1848 - 1849

[ANONIMO], Ultimi momenti di Ugo Bassi
Cromolitografia, Bologna, Litografia Francesco Casanova, [dopo il 1863]

(BCABo, GDS, Raccolta stampe per soggetto, L, n. 113)
Provenienza: Dono TAUS Spa acquistato presso la Libreria Naturalistica Bolognese (29/02/2000)
Restauro del Laboratorio degli Angeli S. r. l.

In calce è la scritta:
«Ugo Bassi e Giovanni Livraghi arrestati dalle truppe Austriache e dai Gendarmi Pontifici nelle vicinanze di Comacchio venivano tradotti il giorno 7 Agosto 1849 in Bologna e portati alla Villa Spada fuori Porta Saragozza ove stanziava il comando generale Austriaco. Nel successivo giorno all'un'ora pomeridiana gli veniva letta la sentenza di morte perché si diceva che furono trovati armati, ma ciò non fu vero. - Alle ore tre della stessa giornata scortate le due vittime da un drappello di granatieri austriaci sortivano dalla Villa e marciando verso il Meloncello furono trasportati dietro il Porticato del Cimitero Comunale ed ivi fucilati. - Poche ore dopo molte donne e fanciulli infioravano quel terreno intriso del sangue dei due martiri. Le spoglie vennero poscia trasportate al Cimitero dove nel 1859 per cura dei cittadini bolognesi venne eretto un monumento a perenne ricordo di chi morì per avere troppo amato la Patria».

Alla figura di Ugo Bassi, originario di Cento, predicatore appassionato degli ideali civili e politici coinvolto nelle battaglie risorgimentali, è dedicata la litografia che riproduce il dipinto di Silvio Faccioli (1836 – 1866), eseguito nel 1863 (Bologna, Museo Civico del Risorgimento).
Nella didascalia si espongono dettagliatamente le circostanze in cui il padre barnabita fu condotto alla fucilazione con il capitano Giovanni Livraghi l'8 agosto 1849: i due patrioti erano stati arrestati insieme a Comacchio mentre, al seguito di Garibaldi, cercavano di sfuggire ai carabinieri pontifici dopo la disfatta della Repubblica Romana. Alla figura di Ugo Bassi venne tributata nel periodo successivo alla morte un vero e proprio culto, con pellegrinaggi e preghiere nel luogo del suo "martirio".
Alle spalle dei soldati austriaci, il rigoglioso parco di Villa Spada, definito con grande attenzione dall'artista, contrasta con la funebre teoria dei soldati che scortano i condannati.

Alla figura di Ugo Bassi venne tributata nel periodo successivo alla morte un vero e proprio culto, con pellegrinaggi e preghiere nel luogo del suo “martirio”. Un’imponente statua realizzata dallo scultore bolognese Carlo Parmeggiani gli fu dedicata l’8 agosto 1888 nell’anniversario della sua morte: da Piazza dell’Arena in via Indipendenza, dopo vari spostamenti nel 2003 è stata infine posizionata nella piazzetta San Gervasio (V. Roncuzzi – M. Roversi Monaco, Bologna s'è desta! Itinerario risorgimentale nella città, 2011, pp. 206-212).


Bibliografia:
Ugo Bassi. Metafora, verità e mito nell'arte italiana del 19. Secolo, catalogo della mostra (Bologna, 10 aprile-8 agosto 1999), a cura di Claudia Collina ... [et al.], Bologna, Editrice Compositori, pp. 22-23; (ill. p. 82)

 
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Data di creazione: luglio 2011 | Informativa sui cookie
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