Eventi memorabili: prima dell'Unità
1848 - 1849
STANISLAS GRIMALDI DEL POGGETTO (1825 - 1903) dis.,
ADOLPHE JEAN BAPTISTE BAYOT (1810 - 1866) lit., Resa di Peschiera,
entrata vittoriosa delle truppe piemontesi nella piazza = Reddition
de Peschiera, entrée victorieuse des troupes piémontaises
dans la place
Litografia, Paris, Imp. Lemercier, [1851-1854]
Fa parte della serie di 20 litografie Guerra dell'Indipendenza
italiana. Campagna dell'esercito piemontese nel 1848
Restauro del Laboratorio degli Angeli S. r. l.
finanziato dal Club Soroptimist International, Bologna
(BCABo, GDS, Raccolta stampe per soggetto, L, n. 38)
In calce è la scritta in italiano e in francese, che si
riporta solo in italiano:
«Mentre il giorno 30 Maggio il Maresciallo Radetzki era respinto
nella battaglia di Goito, la fortezza di Peschiera inalberava la
bandiera della resa. Le trattative hanno luogo a Cavalcaselle, senza
che il Duca di Genova conosca l'esito della Battaglia. Alla mezzanotte
le truppe Piemontesi occupano il forte Mandella. Il mattino del
31 il Duca di Genova entra in Peschiera alla testa della brig.ta
Pinerolo sfilando davanti il presidio Austriaco che gli rende gli
onori, ed al quale in attestato della bella difesa vien concesso
di uscire dalla piazza cogli onori della guerra».
Durante la Prima Guerra d'Indipendenza italiana, dopo la vittoria
di Goito (8 aprile) e la conquista di Peschiera (30 maggio) per
l'esercito piemontese si aprirono le via del Quadrilatero (Verona,
Mantova, Peschiera e Legnago). Tuttavia per quasi due mesi la lentezza
e l'irresolutezza dei comandi piemontesi avevano fatto perdere il
vantaggio acquisito.
Le quattro tavole a camaieu qui presentate fanno parte di 20 fogli,
contraddistinti dallo stesso titolo: l'Archiginnasio ne conserva
15, talvolta in duplice copia.
Il conte Stanislas Grimaldi del Poggetto ne eseguì sul campo
di battaglia i disegni per incarico dei Savoia; essi furono tradotti
nelle stampe dai più rinomati litografi attivi a Parigi in
quell'epoca, quali Jules David e Adolphe Jean Baptiste Bayot, Charles
Bour, Jules Gaildreau.
Sotto ogni immagine una didascalia bilingue in italiano e in francese
descrive dettagliatamente il fatto d'arme reso con dinamico pathos.
Risulta evidente l'intento celebrativo patriottico del complesso
progetto iconografico.
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