Eventi memorabili: prima dell'Unità
1848 - 1849
STANISLAS GRIMALDI DEL POGGETTO (1825 - 1903) dis.,
JULES GAILDREAU (1816 - 1898) lit., 1° combattimento di Goito
= 1. er Combat de Goito
Litografia, Paris, Imp. Lemercier, [1851-1854]
Fa parte della serie di 20 litografie Guerra dell'Indipendenza
italiana. Campagna dell'esercito piemontese nel 1848
(BCABo, GDS, Raccolta stampe per soggetto,
L, n. 54)
Restauro del Laboratorio degli Angeli S. r. l. finanziato dal Club
Soroptimist International, Bologna
In calce è la scritta in italiano e in francese, che si
riporta solo in italiano:
«Addi 8 Aprile il Generale D'Arvillars alla testa della sua
Divisione marcia sopra Goito, Borgo importante che copre un ponte
sul Mincio. I nostri soldati impazienti di misurarsi col nemico
assaliscono impetuosamente gli Austriaci che vi si sono fortificati.
I Bersaglieri, malgrado un fuoco micidiale, li respingono nel villaggio;
poscia animati dal Gen.le D'Arvillars e dall'intrepido loro Colonello
La-Marmora, si spingono all'interno del Borgo col battaglione Real
Navi, colla Brigata Regina, e con un pelottone [sic] d'Aosta Cavalleria.
Gli Austriaci così costretti a ritirarsi, attraversano il
ponte che fanno saltare colla mina. Ma un parapetto ancora è
rimasto intatto; su questo stretto passaggio si lancia animoso un
drappello di prodi in mezzo alle palle nemiche; nulla resiste al
loro valore. Gli Austriaci sconfitti si ritirano precipitosi, e
questo brillante fatto d'armi annunzia all'Esercito, con un primo
incontro una primiera vittoria».
Durante la Prima Guerra d'Indipendenza italiana, dopo la vittoria
di Goito (8 aprile) e la conquista di Peschiera (30 maggio) per
l'esercito piemontese si aprirono le via del Quadrilatero (Verona,
Mantova, Peschiera e Legnago). Tuttavia per quasi due mesi la lentezza
e l'irresolutezza dei comandi piemontesi avevano fatto perdere il
vantaggio acquisito.
Le quattro tavole a camaieu qui presentate fanno parte di 20 fogli,
contraddistinti dallo stesso titolo: l'Archiginnasio ne conserva
15, talvolta in duplice copia.
Il conte Stanislas Grimaldi del Poggetto ne eseguì sul campo
di battaglia i disegni per incarico dei Savoia; essi furono tradotti
nelle stampe dai più rinomati litografi attivi a Parigi in
quell'epoca, quali Jules David e Adolphe Jean Baptiste Bayot, Charles
Bour, Jules Gaildreau.
Sotto ogni immagine una didascalia bilingue in italiano e in francese
descrive dettagliatamente il fatto d'arme reso con dinamico pathos.
Risulta evidente l'intento celebrativo patriottico del complesso
progetto iconografico.
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