Eventi memorabili: prima dell'Unità
1848 - 1849
VICTOR ADAM (1801 – 1867) figures, ISIDORE
LAURENT DEROY (1797 – 1886) d'après nature, Place
de la Bastille. Monseigneur l'Archevêque blessé mortellement.
Piazza della Bastiglia. Monsignor Arcivescovo servito mortalmente
Litografia, Paris, Lith. De Becquet frères, [metà sec.
XIX]
Fa parte della serie Annales de la République
Française, ou Souvenirs historiques de la mémorable
révolution de 1848
(BCABo, GDS, Raccolta stampe per soggetto, L, n. 68)
In calce è la scritta in italiano e in francese, che si riporta
solo in italiano:
«Piazza della Bastiglia. Monsignor Arcivescovo servito mortalmente.
Con ramo di Olivo in mano egli sorpassa la barricata, parla e colle
sue eloquenti parole sa cessare il fuoco, quando da una fucilata tirata
da una finestra colpito cade sclamando: "Son ferito, miei cari,
possa il mio sangue esser l'ultimo versato!.."»
RESTAURO: Laboratorio degli Angeli S. r. l. 2011
Dopo i fatti di febbraio, in Francia le diverse forze politiche
unite nella lotta per l'abbattimento della monarchia di luglio,
si trovarono divise al tavolo delle trattative per le riforme sociali.
Il rifiuto opposto dal governo conservatore alle richieste della
classe operaia, causò lo scoppio della terza rivoluzione
francese.
Il litografo Victor Adam, attento cronista della storia francese
e maggior interprete delle stampe militari nella Parigi della metà
del secolo, racconta in questa tavola un episodio della rivolta
accaduto il 25 giugno a Parigi presso l'ingresso di Faubourg Saint-Antoine,
ultima roccaforte della resistenza proletaria: l'arcivescovo di
Parigi monsignor Denis-Auguste Affre (1793-1848) presentatosi alla
barricata con l'intento di fermare la battaglia, fu colpito da una
pallottola vagante e morì.
Al centro della scena è la colonna di luglio, voluta dal
re Luigi Filippo in memoria della seconda rivoluzione francese del
luglio 1830, in seguito alla quale egli conquistò il trono.
La presente tavola e la precedente appartengono ad una serie di
stampe realizzate per il pubblico italiano, i cui diritti di proprietà
appartenevano a Torello Pucci di Livorno.
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