Eventi memorabili: prima dell'Unità
Re Carlo Alberto di Savoia (n. 1798 - m. 1849)
T. DE BELLY inv., ANGELO DANIELE dis. in litografia,
Carlo Alberto a Pastrengo (30 Aprile 1848). Charles Albert à
Pastrengo (30 Avril 1848)
Litografia, Torino, Lit. F.lli Doyen, 1859
L'incisione fa parte della serie Guerrieri della casa di Savoia
(BCABo, GDS, Raccolta stampe per soggetto, L, n.
60)
Restauro del Laboratorio degli Angeli S. r. l.
In calce è la scritta in italiano e in francese, che si
riporta solo in italiano:
«Il combattimento durava accanito da molte ore, e incerta
ne pendeva ancora la vittoria, allorché il Magnanimo Re Carlo
Alberto nulla curando della persona, snudata la spada, si lancia
in mezzo ai nemici, seguito dal solo Stato Maggiore e da Cav. Re
di St. Front alla testa di tre Squadroni di Carabinieri. L'urto
fu così terribile ed inatteso che gli Austriaci, spaventati,
più non resisterono, e benché trenta volte superiori
di numero, gettate le armi, diedersi a precipitosa fuga, lasciando
1500 tra morti e feriti e più di 500 prigionieri.
In questa gloriosa giornata che tanto onora le Armi Piemontesi,
ebbero parte e si distinsero particolarmente:
Il Duca di Genova,
I Generali Broglia, Ussillon, Conti, Biscaretti, D'Aviernoz, Trotti,
Bes, Federici, Manno, Sala, Sommariva;
i Maggiori La Marmora, Di St. Front, La Rovere, Mudry;
il Colonnello Boyl;
i Capitani Charbonneau, St. Pierre, Di Ternengo, Di Piossasco, S.
Vitale;
Chirurgo Maggiore Alciati;
Dottor Chirurgo Arena;
I Luogotenenti Prola, De Biler, Papillard, Cocatris, Richard, Sertorio;
i Sottotenenti De Biler, Barbavara, Boissieux, Copperi, Ferrari;
i Sargenti Durio, Bosio, Arnaud, Gregoire, Abeille, Rubin, Laprontaz;
i Sargenti Furieri Halburg, Cassino;
i Caporali Vagnouse, Dimier, D'Oreliere;
i Soldati Merier, Gayaz, Mossa, Goudrau, Kerger, Bracco,
e tutta la Batteria di 2° posizione».
L'ampio commento bilingue che accompagna l'immagine racconta nei
dettagli un episodio della battaglia di Pastrengo (Prima Guerra
d'Indipendenza), in cui Carlo Alberto (1798-1849) contribuì
alla vittoria e rischiò la vita esponendosi in prima linea
al fuoco nemico.
Il Re è il centro e il culmine della rappresentazione. La
carica di cavalleria è un groviglio di soldati e di animali
e solo le figure del sovrano, di Alessandro Negri di Sanfront, comandante
degli squadroni dei Carabinieri reali deputati alla difesa della
persona del re sul campo, e dei soldati austriaci, sono nitidamente
tratteggiate: i due combattenti italiani sembrano affrontare da
soli i loro nemici.
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