Eventi memorabili: dopo l'Unità
Bologna 1903 - Inaugurazione del monumento ai caduti dell8
agosto 1848
[ANONIMO], Monumento ai caduti dell'8 agosto 1848
e ritratto dell'autore «Prof. Pasquale Rizzoli scultore»
(nell'ovale)
Litografia su tela, 20 settembre 1903
(GDS, già 17 Q I 22/11)
Provenienza: Dono Alfonso Monari, 1904. Lo slittamento
della data dell’inaugurazione del monumento dall’8 agosto
al 20 settembre fu come noto, causata dalla polemica fra le Associazioni
Cattoliche, le quali volevano presenziare l’8 agosto 1903,
benchè non invitate e l’Unione Socialista, pronta a
indire una contro-manifestazione per il pomeriggio, con il concorso
delle Società operaie. Il Comitato promotore della manifestazione
accolse quindi tra mille polemiche l’invito del Municipio
a spostare la data al 20 settembre: così, festeggiando contemporaneamente
anche la presa di Roma, si impediva ai cattolici di proclamare il
loro patriottismo soltanto in relazione all’evento del 1848,
e li si costringeva a prendere posizione in merito a Roma capitale.
Questi documenti sono tratti da una raccolta di 32 pubblicazioni
relative all'inaugurazione del monumento ai caduti nella giornata
dell'8 Agosto 1848, all'ingresso del parco della Montagnola. Esse
sono di estrema importanza per ricostruire quell'anniversario così
denso di significati, «nel quale si intese rammentare l'epico
avvenimento della cacciata degli Austriaci dalle sue mura per virtù
e per eroismo di popolo. Bologna, che nel 1831 proclamò decaduto
in fatto, e per sempre, in diritto, il Governo temporale del Papa,
e fu così antesignana della breccia di Porta Pia, onora degnamente
nel giorno sacro al ricordo di Roma, divenuta capitale d'Italia,
la data gloriosa dell'8 agosto 1848»: così è
scritto nel discorso commemorativo pubblicato su un volantino dal
Comune di Bologna insieme con il Comitato delle associazioni popolari,
presente nella raccolta (n. 5).Vi si captano gli echi delle polemiche
con i cattolici, una parte dei quali ancora avversa alla caduta
del potere temporale dei papi: «La Patria schiacciò
col piede il capo dell'antico serpente, ma se qualche traccia del
veleno nereggia ancora, Cittadini, festeggiamo, ma non dimentichiamo».
«XX settembre a Roma ci siamo e ci resteremo» chiarisce
il manifesto.
L'inaugurazione vera e propria si svolse verso le quattro del pomeriggio,
al termine di una sfilata cui parteciparono rappresentanze di municipi,
di associazioni politiche, militari ed operaie.
Bibliografia
ALFONSO PANZETTA, Scultura. Dal primo Novecento al Figurazionismo
contemporaneo, in Accademia di Belle Arti Bologna, Figure
del Novecento 2. Oltre l'Accademia, a cura di Adriano Baccilieri,
Carpi (MO), La Litografica, stampa 2001, pp. 258-259 (Pasquale Rizzoli)
VALERIA RONCUZZI, MAURO ROVERSI MONACO, Bologna s'è desta!
Itinerario risorgimentale nella città, Bologna, Minerva,
2011, pp. 226-235
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