LETTERA DI DIMISSIONI DAL PARTITO DI ALDO
CUCCHI
Roma 25 gennaio 1951
Venuto a conoscenza che durante il Congresso
provinciale Comunista di Reggio Emilia la mozione Magnani che
chiedeva di aver fiducia nei lavoratori italiani come artefici
della rivoluzione socialista in Italia, di battersi per la neutralità
dell'Italia fuori dal patto atlantico, di impegnarsi a difendere
le frontiere nazionali contro ogni aggressione, è stata
respinta senza alcuna democratica discussione, poiché
condivido la linea politica esposta in tale mozione, rassegno
le dimissioni dal partito, da deputato e da ogni altra carica
che occupo come membro del partito. La direzione del partito
ha dimostrato infatti di non ammettere ne libertà, né
democrazia nell'interno del partito, di non aver fiducia nei
lavoratori italiani, di mancare di spirito nazionale e di affidarsi
a trasformazioni sociali apportate da baionette straniere.
Aldo Cucchi
LETTERA DI DIMISSIONI DAL PARTITO DI VALDO
MAGNANI
Roma 25 gennaio 1951
Dopo la posizione da me presa al VII Congresso
della Federazione Comunista Reggiana ho fatto delle dichiarazioni
autocritiche in sede di Commissione politica e di seduta plenaria.
Esse furono fatte perché qualche compagno durante e dopo
il Congresso, se vi fosse stato il mio voto contrario alla mozione
conclusiva, avrebbe potuto prendere posizioni analoghe alle
mie solo per il prestigio che potevo avere, mancando attualmente
nel partito l'atmosfera per una libera discussione. Nessun compagno
deve agire per imitazione del mio gesto, ognuno si regoli secondo
la sua coscienza.
La posizione da me presa riguarda la politica estera e si può
riassumere così: opposizione al patto atlantico e al
governo della borghesia italiana sfruttatrice che lo sostiene;
lotta contro l'utilizzazione dell'Italia a scopo di aggressione;
difesa del territorio nazionale contro ogni aggressione da qualsiasi
parte venisse. Tale politica implica una concezione della rivoluzione
democratica dei lavoratori che riconosce - nel quadro della
solidarietà internazionale delle forze socialiste - le
vie originali, in questo periodo storico, della classe operaia
per realizzare l'unità nazionale e il socialismo nell'uguaglianza
tra le nazioni. Il P.C.I. si è allontanato da tale concezione,
agendo, in pratica, come se la rivoluzione e il socialismo dovessero
essere portate da un esercito straniero. Poiché penso
che la linea politica da me sostenuta corrisponde agli interessi
dei lavoratori in lotta nel mondo contro lo sfruttamento capitalistico
e quindi agli interessi dei lavoratori italiani, della pace
del nostro e di tutti i paesi, non posso né nel partito,
né a nome del partito partecipare a decisioni che implicano
responsabilità politica.
Pertanto con la presente comunico che esco dal partito, restituendo
la tessera dell'organizzazione a cui appartenevo.
Comunico che contemporaneamente presento le dimissioni da deputato
e da ogni altra carica che ricopro a nome del partito.
Valdo Magnani