ERITREA 1885-1898.
Fotografi, generali e geografi sulle sponde del Mar Rosso. Gli inizi della politica coloniale

 

Il caso EMILIO PUTTI
Morte di un ufficiale bolognese a Massaua: malattia o suicidio?

Il tenente colonnello Emilio Putti, nato nel 1841, proveniva a un’illustre famiglia di pittori e scultori bolognesi che aveva visto alcuni suoi membri partecipare ai moti contro gli Austriaci e poi alle campagne militari per l’Indipendenza. Fu garibaldino insieme al fratello Marcello e in seguito ufficiale dell’esercito italiano. Giunto in qualità di Comandante del presidio a Massaua, il 2 luglio 1885 fu colpito da febbri tifoidee e ricoverato sulla nave ospedale “Garibaldi”; alcuni giorni dopo, l’11 luglio, fu trovato cadavere in mare.

Le dure condizioni di vita dei militari italiani nel territorio africano da poco occupato e la scarsità di mezzi e risorse in cui si trovavano ad operare furono oggetto di accese polemiche nel dibattito politico e sulla stampa dell’epoca.
Nel caso del colonnello Putti, «amato dai soldati come un padre», fin da subito fu avanzata l’ipotesi che, al contrario di quanto affermavano i rapporti ufficiali del Ministero della Guerra, non si fosse trattato di un incidente accaduto «in un momento di delirio prodotto dal male», bensì di un suicidio. Tale atto sarebbe stato determinato dal «malcontento del Putti» per «il modo col quale procedevano le cose nel Mar Rosso» e «dalla stanchezza per la guerra a lui mossa dal colonnello Saletta». Il ritrovamento di una corda che dal bordo della nave scendeva giù fino nell’acqua, dal lato in cui era stato trovato il cadavere, sembrò confermare questa versione dei fatti. Secondo alcuni «era con quella corda che il Putti si era calato lentamente in mare, onde evitare il rumore del tonfo, e così sfuggire all’amorevole violenza con cui tutti avrebbergli impedito di consumare il suicidio».


   
LEDRU MAURO, "Il Tenente Colonnello Putti innanti la sua capanna in Massaua", fotografia, 1885      "La morte del colonnello Putti", articolo pubblicato ne "Il Resto del Carlino" del 2 agosto 1885, contenente il rapporto del maggiore medico Panara sulle circostanze della morte di Putti.      ENRICO PANZACCHI, Ode A Emilio Putti (Morto a Massaua il dì 11 luglio), Bologna, Stabilimento tipografico succ. Monti, 1885

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