Il caso EMILIO PUTTI
Morte di un ufficiale bolognese a Massaua: malattia o suicidio?
Il tenente colonnello Emilio Putti, nato nel 1841, proveniva a unillustre
famiglia di pittori e scultori bolognesi che aveva visto alcuni suoi membri
partecipare ai moti contro gli Austriaci e poi alle campagne militari
per lIndipendenza. Fu garibaldino insieme al fratello Marcello e
in seguito ufficiale dellesercito italiano. Giunto in qualità
di Comandante del presidio a Massaua, il 2 luglio 1885 fu colpito da febbri
tifoidee e ricoverato sulla nave ospedale Garibaldi; alcuni
giorni dopo, l11 luglio, fu trovato cadavere in mare.
Le dure condizioni di vita dei militari italiani nel territorio africano
da poco occupato e la scarsità di mezzi e risorse in cui si trovavano
ad operare furono oggetto di accese polemiche nel dibattito politico e
sulla stampa dellepoca.
Nel caso del colonnello Putti, «amato dai soldati come un padre»,
fin da subito fu avanzata lipotesi che, al contrario di quanto affermavano
i rapporti ufficiali del Ministero della Guerra, non si fosse trattato
di un incidente accaduto «in un momento di delirio prodotto dal
male», bensì di un suicidio. Tale atto sarebbe stato determinato
dal «malcontento del Putti» per «il modo col quale procedevano
le cose nel Mar Rosso» e «dalla stanchezza per la guerra a
lui mossa dal colonnello Saletta». Il ritrovamento di una corda
che dal bordo della nave scendeva giù fino nellacqua, dal
lato in cui era stato trovato il cadavere, sembrò confermare questa
versione dei fatti. Secondo alcuni «era con quella corda che il
Putti si era calato lentamente in mare, onde evitare il rumore del tonfo,
e così sfuggire allamorevole violenza con cui tutti avrebbergli
impedito di consumare il suicidio».
|
|
|
|
|
LEDRU MAURO, "Il Tenente Colonnello Putti innanti
la sua capanna in Massaua", fotografia, 1885 |
|
"La morte del colonnello Putti", articolo
pubblicato ne "Il Resto del Carlino" del 2 agosto 1885,
contenente il rapporto del maggiore medico Panara sulle circostanze
della morte di Putti. |
|
ENRICO PANZACCHI, Ode A Emilio Putti (Morto a Massaua
il dì 11 luglio), Bologna, Stabilimento tipografico succ.
Monti, 1885 |
|