ERITREA 1885-1898.
Fotografi, generali e geografi sulle sponde del Mar Rosso. Gli inizi della politica coloniale

 

ANTONIO GANDOLFI governatore della Colonia Eritrea (1890-1892)

Militare, politico, esperto e scrittore di cose militari, Antonio Gandolfi (Carpi, 20 febbraio 1835 - Bologna, 20 marzo 1902) completò la propria formazione presso l’Accademia militare di Modena, città ove si laureò in Ingegneria nel 1858. Svolse una rapida carriera militare prima come ufficiale nell’esercito del Regno di Sardegna, poi in quello nazionale. Tra i pochi generali in possesso della laurea, Gandolfi non fu soltanto militare, ma anche politico. Eletto deputato della Sinistra nel 1874 e riconfermato fino al 1892, durante l’attività parlamentare presentò numerosi progetti di legge e fu più volte relatore del bilancio del Ministero della Guerra e di quello dei Lavori Pubblici. Nel giugno del 1890 Francesco Crispi, presidente del Consiglio, lo nominò governatore civile e militare della Colonia Eritrea.

Gandolfi giunse nella Colonia, fondata da pochi mesi e dai confini ancora incerti, con il mandato affidatogli da Crispi di portare avanti una politica leale nei confronti dell’imperatore dell’Etiopia, Menelik II. Nel 1891 il nuovo presidente del Consiglio Antonio Starrabba di Rudinì cambiò la strategia politica italiana. Il governatore Gandolfi, facendosi interprete di questa linea, iniziò a porre le premesse per l’organizzazione di un incontro sul fiume Mareb con i responsabili politici e militari del Tigrai, vassalli ma rivali dell’imperatore.
Il «Convegno del Mareb» si tenne tra il 6 e l’8 dicembre 1891 concludendosi con generici accordi per contrastare i nemici comuni, e rivelandosi ben presto come un errore politico, essendo stato, tra l’altro, inteso da Menelik come un atto di ribellione dei capi tigrini e di malafede da parte degli Italiani.
Gandolfi mantenne l’incarico di governatore fino al 28 febbraio 1892, quando su sua richiesta venne esonerato. Dopo il ritorno in Italia continuò la propria carriera militare, conclusa con il comando del VI Corpo d’Armata a Bologna. Qui, nella sua città di adozione, morì il 20 marzo 1902, pochi mesi dopo la nomina a senatore. Della sua esperienza eritrea lasciò un lungo memoriale in forma di epistolario, scritto probabilmente dopo il 1896 e rimasto inedito, che intitolò «Il Governo Civile e Militare in Eritrea (dal giugno 1890 al marzo 1892). Lettere del generale A. Gandolfi», oltre alle carte e alle splendide fotografie originali che documentano in presa diretta l’Africa vista dagli Italiani.


   
FRANCESCO NICOTRA, "'Seraia' (Palazzo del Governatore). Isola di Taulud (Massaua)", fotografia, 1889-1890     HENRI LE LIEURE, Ritratto del generale Antonio Gandolfi, fotografia, 1888 - 1890     FRANCESCO NICOTRA, "'Convegno sulla destra del Mareb", fotografia, 1891.

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