Il fondo Antonio Gandolfi documenti ed immagini della Colonia
Eritrea
Il fondo, conservato presso la Biblioteca dellArchiginnasio, ha
natura e caratteristiche particolari, in quanto lelemento centrale
è costituito dal manoscritto inedito «Il Governo civile e
militare in Eritrea (da giugno 1890 al marzo 1892). Lettere del generale
A. Gandolfi», a carattere memorialistico, redatto dal generale con
finalità apologetiche del proprio operato, mentre la documentazione
più propriamente archivistica (carteggio a carattere istituzionale,
relazioni, ecc.) è stata selezionata e organizzata dallautore
in funzione della redazione dellopera.
Si tratta dunque di un nucleo documentario a carattere miscellaneo comprendente
carte provenienti dallarchivio del «Governo civile e militare
della Colonia Eritrea» o, più esattamente, di documentazione
che il governatore teneva presso di sé per finalità pratiche
in relazione alladempimento delle proprie funzioni.
I 26 faldoni da cui è costituito il fondo comprendono, oltre al
manoscritto inedito e al carteggio istituzionale:
- un piccolo nucleo di documenti e lettere a carattere personale o comunque
non utilizzate per la redazione del manoscritto. Tra le 107 lettere conservate
sono presenti messaggi inviati dai più importanti personaggi politici
e militari dellepoca (quali il generale Antonio Baldissera, Antonio
Starrabba marchese di Rudinì, Ferdinando Martini, Giovanni Nicotera,
Luigi Pelloux, Oreste Baratieri) e da alcuni protagonisti delle vicende
coloniali italiane in Eritrea (come Pietro Antonelli, Antonio Cecchi,
Cesare Nerazzini, Dario Livraghi);
- una raccolta di 131 tra carte geografiche, topografiche e militari,
relative al Regno di Sardegna e allItalia settentrionale, ma anche
alla Colonia Eritrea e alla guerra di Crimea (queste ultime donate a Gandolfi
dal generale Manfredo Fanti);
- una raccolta di 196 fotografie di notevole interesse storico-iconografico,
di cui 142 relative allEritrea, che documentano strutture militari
e civili della Colonia, avvenimenti e personaggi locali (autori: Edoardo
Martinori, Luigi Fiorillo, Francesco Nicotra) e 54 riguardanti lEgitto
(autori: Henri Arnoux, Zangaki, Sarolides).
La documentazione lasciata dal generale Gandolfi costituisce nel suo insieme,
a parere dello storico Nicola Labanca (La politica della memoria. Le
carte inedite di Antonio Gandolfi, «Ricerche storiche»,
XIX, 1989, n. 2, p. 378), un «piccolo ma importante archivio»,
in cui «lo studioso interessato può trovare abbondante materiale
per un riesame aggiornato del primo colonialismo italiano e della prima
guerra dAfrica».
> Schede Fondo e Soggetto produttore
|
|
|
|
|
FRANCESCO NICOTRA, "Capi bande del Saraè",
fotografia, 1887-1891 |
|
FRANCESCO NICOTRA, "Barambaras Kafel colla sua
famiglia. Otumlo", fotografia, 1887-1891 |
|
LUIGI FIORILLO, "Saati. Poggio Comando Generale
Baldisserra. I corrispondenti della stampa", fotografia, 1887-1888 |
|
|
|
|
|
"Corriere Eritreo" del 24 gennaio 1892, con
l'articolo "E' proprio vero" riguardante la notizia secondo
la quale il generale Gandolfi sarebbe stato in procinto di lasciare
il governo della Colonia. |
|
Telegramma cifrato del Residente italiano ad Harar,
Cesare Nerazzini, al governatore gandolfi, riguardante la preparazione
del "Convegno sul Mareb" con i capi tigrini, Adua, 9 novembre
1891. |
|
EDOARDO MARTINORI, "Diglal Beni-Amer - Ali Hussein",
fotografia, 1891 |
|
|
|
|
|
ANONIMO, Ritratto di degiac Mesciascià, fotografia,
circa 1890 |
|
|
|
|
|