(Bologna, ? - 1611)
Flaminio Rota, cittadino bolognese, laureato in filosofia e medicina l'8 marzo 1577 e ascritto ai collegi di tali facoltà nel 1593, fu lettore di chirurgia e di anatomia dal 1579 al 16 gennaio 1611, data della sua morte. Fu incaricato diverse volte della pubblica funzione di anatomia, che si teneva ogni anno a carnevale nel teatro anatomico dell'Archiginnasio. Non lasciò niente di scritto, ma la sua popolarità tra gli studenti dovette essere enorme, a giudicare dal numero di iscrizioni celebrative a lui dedicate, otto (di cui tre scomparse, dopo il bombardamento del 1944), inferiore solo a quello dell'Aranzio, che ne ebbe nove. Le doti che venivano in lui ammirate erano, ancor più che l'abilità nella preparazione e dissezione dei cadaveri e la chiarezza e l'erudizione mostrate nella descrizione delle parti anatomiche, l'eleganza e la prontezza nelle risposte alle obiezioni sollevate dagli altri anatomici e dai dotti presenti alla cerimonia dell'anatomia pubblica. Il che non desta meraviglia, poiché, malgrado le frequenti deplorazioni e gli interventi delle autorità per limitarne le degenerazioni violente, la prassi medievale della disputa era ancora ben viva nello Studio bolognese e l'istituzione dell'anatomia pubblica aveva contribuito a rinvigorirla e a conferirle nuove valenze sociali e spettacolari.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della
famosa Università e del celebre Istituto delle scienze di Bologna,
Bologna, 1848, p. 271.
M. MEDICI, Compendio storico della scuola anatomica di Bologna
dal rinascimento delle scienze e delle lettere a tutto il secolo XVIII
, Bologna, 1857.
G. FERRARI, Public Anatomy Lessons and the Carnival: the Anatomy
Theatre of Bologna , "Past & Present", 117 (1985), p. 50-106.