Le memorie

Antonio VALSALVA

(Imola, 1666 - Bologna, 1723)

Anton Maria Valsalva nacque il 15 febbraio 1666 a Imola, dove fece i primi studi presso i Gesuiti. Si immatricolò poi all'Università di Bologna, dove il 9 giugno 1687 conseguì la laurea in filosofia e medicina. Tra i suoi maestri spicca Marcello Malpighi, che gli trasmise la passione per l'anatomia e l'entusiasmo per le teorie mediche moderne e per il metodo sperimentale galileiano.
Durante gli anni di studio frequentò assiduamente gli ospedali bolognesi, acquisendo tanta esperienza in campo medico e chirurgico che dopo la laurea fu nominato medico chirurgo dell'Ospedale degli incurabili di S.Orsola. In questa veste Valsalva apportò notevoli miglioramenti nella tecnica delle operazioni chirurgiche, per esempio sostituendo il tradizionale uso di fermare l'emorragia nelle amputazioni degli arti col fuoco con quello più efficace e meno doloroso di legare le arterie. Inoltre inventò nuovi strumenti finalizzati a rendere più rapidi e sicuri gli interventi chirurgici.
Si conquistò così la stima del senato che nel 1697 lo nominò incisore anatomico e nel 1705 lettore di anatomia e ostensore, incarichi stipendiati di nuova istituzione, che egli mantenne fino alla morte, avvenuta per apoplessia il 2 febbraio 1723.
La sua passione per l'anatomia sperimentale lo portò a eseguire un numero incredibile di incisioni su cadaveri spesso già decomposti, con gravi conseguenze sulla sua salute, tra cui la perdita dell'olfatto. Oggetto dei suoi studi fu in particolare la struttura anatomica dell'orecchio, per analizzare la quale sembra sezionasse diverse centinaia di crani umani. In queste ricerche ebbe come collaboratore un allievo d'eccezione, mosso dalla stessa passione conoscitiva: il giovane Giambattista Morgagni. Anzi quest'ultimo, in una delle sue autobiografie, sostiene di aver dato un contributo determinante alla stesura del trattato De Aure Humana, che rese pubbliche le scoperte di Valsalva sull'anatomia dell'orecchio, uscito a Bologna nel 1704 e in seguito riedito a Utrecht nel 1707 e a Ginevra nel 1716. L'opera, che rappresenta un grande passo avanti nella conoscenza dell'anatomia e della fisiologia dell'udito, fu recensita dai principali giornali scientifici del tempo (dai Mémoires di Trevoux agli Acta Eruditorum di Lipsia). Il merito di questa promozione a livello europeo spetta indubbiamente al Morgagni, che fu anche il curatore di un'edizione postuma di tutti gli scritti del maestro, uscita a Venezia nel 1740.
Altri studi anatomici del Valsalva compaiono del primo volume dei Commentarii dell'Accademia delle scienze di Bologna, uscito nel 1731: si tratta di relazioni presentate nel 1716, nel 1717 e nel 1719 all'accademia, di cui era membro fin da quando era chiamata degli Inquieti e ne era presidente il Morgagni.
Ai nostri giorni, il suo nome è legato alla cosiddetta "manovra del Valsalva", una procedura descritta nel De Aure humana (e ripresa decenni dopo nel De sedibus di Morgagni), consistente nel far esalare violentemente il paziente con bocca e naso chiusi. Originalmente finalizzata a rimuovere corpi estranei dall'orecchio, trova oggi applicazione nella sintomatologia cardiovascolare.
Accanto al suo incarico di incisore, lettore e ostensore nel teatro anatomico pubblico, Valsalva conservò sempre quello di medico e chirurgo negli ospedali cittadini, specialmente in quello di S.Orsola, in cui ebbe anche un ruolo di organizzatore e di direttore. In particolare gli spetta un posto nella storia della psichiatria, perché fu tra i primi a considerare la pazzia una malattia come le altre patologie organiche e a raccomandare un trattamento umano dei malati di mente.
Alla sua morte i suoi libri e le sue preparazioni anatomiche vennero donati dalla figlia all'Istituto delle scienze, mentre i ferri chirurgici andarono all'Ospedale di S. Orsola.

G. FANTUZZI, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794, 9 voll., VIII, p. 136-140.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa Università e del celebre Istituto delle scienze di Bologna, Bologna, 1848, p. 314 .
P. RAVANELLI, A.M. Valsalva, anatomico, medico, chirurgo, primo psichiatra, Imola, 1966. ..Verificare
L. PREMUDA, voce Valsalva, Anton Maria, in Dictionary of Scientific Biography, a cura di C. C. GILLISPIE, New York, 1980-1990, 16 voll., XIII. (1976), p. 566-567.
M. CAVAZZA, Settecento inquieto. All'origine dell'Istituto delle scienze di Bologna , Bologna, 1990, pp.185-188.