(Budrio, 1569 - 1630)
Francesco Muratori nacque a Budrio nel 1569, ma ebbe lo status di cittadino bolognese, grazie agli antichi privilegi concessi ai Budriesi nel 1388. Questo gli permise di ottenere nel 1603, dopo la laurea in filosofia e medicina, conseguita nel giugno 1602, una lettura di chirurgia nello Studio pubblico, che tenne fino alla morte (1630). Per ben sei volte gli fu affidata la pubblica anatomia che si svolgeva in forma solenne una volta all'anno, per carnevale, nel tùeatro anatomico dell'Archiginnasio. In occasione della prima (1606) e della sesta (1617) il successo da lui ottenuto fu celebrato con iscrizioni commemorative nell'Archiginnasio, di cui conosciamo il testo, ma che furono sostituite nel 1706 da una nuova 'memoria' eretta dal nipote di Francesco, Roberto Muratori, anch'egli lettore di medicina (dal 1752 al 1709) e dedicata non solo a lui, ma anche ad Achille Muratori. L'artista che la dipinse era la figlia di Roberto, Teresa Muratori, affermata pittrice e collaboratrice del noto pittore Giovan Gioseffo Dal Sole. Francesco Muratori morì di peste nel 1630 e fu sepolto nel cimitero fuori le mura, ma nel 1640 il fratello Pompeo fece erigere una lapide in suo onore nella cappella di famiglia in S. Giovanni in Monte. Nel suo testamento aveva disposto che i beni di famiglia, in caso di estinzione della linea maschile, servissero a fondare un collegio per giovani budriesi immatricolati all'università. Il nome di Francesco Muratori compare in testa a due soli scritti, un'autodifesa per una terapia da lui somministrata ( Apologia adversus calumniatores therapejae, quam ipse in vulnere brachii ex Sclopeto adhibuit , Bologna, 1600), che risale addirittura a prima della laurea, e un piccolo volume informativo in italiano, scritto in collaborazione con altri medici, sulle cause, i segni, la prevenzione e la cura della peste, al quale collaborarono alcuni dei medici impegnati, come il Nostro, a combattere, a rischio della loro vita, il contagio ( Scelta, compendio & raccolta d'alcuni Medicamenti Rationali, quali tanto ne' Nobili, tanto ne' poveri possono valere a curare il presente male contagioso in qual si voglia persone, raccolti e composti dall'Eccellentissimi Signori Dottori Francesco Muratori, Angelo Michele Sacchi, Virgilio Bianchi, Tomaso Ciani & Giacinto Lodi , Bologna, 1630).
G. FANTUZZI, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794,
9 voll., VI, 130-133.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni
della famosa Università di Bologna e del celebre Istituto delle
scienze, Bologna, 1848, p. 219.
E. NOE', Un'amicizia artistica: Teresa Muratori e G. Gioseffo Dal
Sole, "Il carrobbio", 1976, p. 291-300.
D. BIAGI MAINO, La gratitudine e la memoria. I monumenti affrescati
d' età barocca , in L'Archiginnasio. Il Palazzo, l'Università,
la Biblioteca , a cura di G. ROVERSI, Bologna, 1987, 2 voll., I,
p. 114-143.