(Bologna, ? - 1710)
Domenico Gualandi, figlio di Cosimo, un pisano che, chiamato a Bologna a una cattedra di lettere umane, era diventato lettore eminente e segretario maggiore del senato ed era inoltre stato ascritto alla nobiltà bolognese, conseguì la laurea in entrambe le leggi l'8 giugno 1665. Nello stesso anno gli fu conferita una cattedra di diritto civile, che tenne fino al 1710, anno della sua morte, con un'interruzione dal 1676 al 1684. Nel 1677 il suo stipendio era di L.1700, tra i più alti, mentre nel 1689, dopo il "catenaccio" del senato che ridusse il numero dei lettori e gli emolumenti, venne abbassato a L. 1550. Negli ultimi anni della sua vita fu auditore di Rota a Siena. Dopo il ritorno a Bologna fu nominato coadiutore del padre nell'ufficio di segretario del senato, ma la morte sopravvenuta nel febbraio 1710 gli impedì di prendere possesso della carica.
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S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni
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L. SIMEONI, Storia dell'Università di Bologna. L'età moderna,
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