Le memorie

Carlo FRACASSATI

(Bologna ?-Messina 1672)

Carlo Fracassati può essere considerato un protagonista del rinnovamento secentesco dell'anatomia e della medicina. Di famiglia bolognese da più generazioni, studiò medicina negli stessi anni di Malpighi e seguì le lezioni degli stessi maestri, Massari e Mariani. Fu uno dei nove membri del Coro anatomico, il gruppo che si riuniva in casa del Massari per verificare sperimentalmente, sul tavolo anatomico, le teorie degli antichi e dei moderni, in primo luogo la circolazione del sangue. Si laureò in medicina e filosofia nel febbraio 1656, discutendo pubblicamente le sue tesi (cento punti esposti nella sua Hecatombe physioiatrica) nell'aula magna dell'Università degli Artisti. Nello stesso anno cominciò la sua attività di lettore: come d'uso, ebbe dapprima una cattedra di logica, poi, in successione, quelle di medicina teorica (1659) e di chirurgia (1660). Dal 1663 egli figura "absens cum reservatione lecturae", avendo ottenuto dal senato il permesso di trasferirsi all'Università di Pisa, dove, come già in precedenza Malpighi, entrò nella cerchia di Giovanni Alfonso Borelli e quindi in contatto diretto con la nuova scienza galileiana e atomista. Tornato nel 1668 a Bologna, riprese l'insegnamento (prima di medicina pratica, poi di anatomia), finché nel 1670, ottenuto un nuovo permesso dal senato, accettò la cattedra primaria di medicina offertagli dall'Università di Messina, dove morì il 12 ottobre 1672. L'attività di ricerca di Carlo Fracassati è strettamente legata fin dagli anni del Coro anatomico a quella di Malpighi. Il periodo più produttivo è quello successivo al ritorno di quest'ultimo da Pisa (1659). Insieme affrontarono lo studio sui polmoni, i cui risultati, cioè la dimostrazione della loro struttura alveolare e del loro ruolo nella circolazione del sangue, annunciati da Malpighi nelle due epistole De pulmonibus a Borelli, erano stati discussi anche in due lettere del 1660 di Fracassati allo stesso Malpighi, che furono pubblicate solo nel 1697, negli Opera postuma di quest'ultimo. Nel 1665 erano uscite a Bologna le sue epistole De lingua e De Cerebro, in uno stesso volume con quelle di Malpighi sullo stesso argomento. Fracassati condivideva l'idea di Malpighi che i corpi viventi siano costituiti da strutture e microstrutture meccaniche differenti, nei vari esseri, solo per gradi di complessità, una concezione che metteva radicalmente in crisi i presupposti della medicina e della biologia tradizionali e avviava sulla struttura e il funzionamento degli organismi viventi ricerche che ponevano le basi di un rinnovamento completo dell'anatomia, della fisiologia e della medicina. Un settore in cui Fracassati dette un contributo originale fu quello dell'approfondimento della conoscenza dei meccanismi della circolazione, anche attraverso esperimenti sulla fluidificazione e coagulazione del sangue e tentativi di trasfusione da un animale a un altro, che ebbero molta risonanza nei giornali scientifici europei.

G. FANTUZZI, III, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794, 9 voll., III, p. 357-359.
H. B. ADELMANN, Marcello Malpighi and the Evolution of Embryology, Ithaca, New York, 1966, 5 voll., I, passim.
Dizionario Biografico degli Italiani , IXL (1997), p. 533-535 (voce a cura di G. BELLONI SPECIALE).