Le memorie

Lazzaro PALLAVICINI

(Genova, 1603-Roma, 1680)

Lazzaro Pallavicini, esponente di un'illustre famiglia senatoriale di Genova, nacque nel 1603 e fu fin da ragazzo destinato alla carriera ecclesiastica. Tra le prime cariche da lui ricoperte prima di essere creato cardinale nel 1669 da Clemente IX, si ricordano quella di decano dei chierici di Camera, di prefetto dell'annona e grascia e di nunzio pontificio in Spagna. Nell'agosto 1670 fu inviato come legato a Bologna, dove rimase per un triennio. I suoi metodi di governo, soprattutto l'ordine di diminuire il peso del pane in tempo di carestia, e la sua durezza, suscitarono una rivolta popolare e gli alienarono le simpatie della stessa nobiltà. Morì a Roma nel 1680, ultimo del suo ramo famigliare, lasciando erede delle sue grandi ricchezze il principe Giambattista Rospigliosi, suo pronipote, con l'obbligo di assumere cognome, stemma e titolo di principe Pallavicino. Fu sepolto nella chiesa di S. Francesco a Ripa, dove il suo fortunato erede innalzò in suo onore un sontuoso mausoleo.

G. MORONI, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Venezia, 1840-1861, 103 voll., LI, p. 51.
CH. WEBER, Legati e governatori dello Stato pontificio, Roma, 1994, p. 817.