(Roma, 1599-1668)
Girolamo Farnese, ultimo esponente del ramo romano dei duchi di Latera della potente casata, nacque nel 1599. Precocemente avviato alla carriera ecclesiastica, dimostrò fin dall'adolescenza un grande amore per gli studi filosofici e per le arti. Con Paolo V fu cameriere d'onore e referendario di segnatura, mentre Urbano VIII lo nominò arcivescovo di Patrasso, lo inviò come nunzio in Svizzera e in seguito lo nominò segretario della congregazione dei vescovi e regolari e governatore di Roma. Tra gli altri suoi meriti va ricordata l'istituzione delle scuole pontificie dette delle "maestre pie", destinate a educare le ragazze dei rioni popolari alle virtù e ai lavori femminili. Nel 1658 Alessandro VII lo creò cardinale e lo inviò come legato a Bologna. Mantenne questa carica fino al 1662, operando con equilibrio ed energia per il mantenimento dell'ordine e della tranquillità nella città e il miglioramento delle condizioni di vita degli strati più poveri della popolazione. Questi suoi meriti sono celebrati da una delle due iscrizioni a lui dedicata nell'Archiginnasio, la più politica, mentre l'altra si limita ad esaltare, con un'esplosione di metafore barocche, la fama e la potenza dei Farnese.
G. MORONI, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica,
Venezia, 1840-1861, 103 voll., XXIII, p. 214-215.
CH. WEBER, Legati e governatori dello Stato pontificio (1550-1809)
, Roma, 1994, p. 156, 360, 659.