(Bologna., ? - 1658)
Cittadino bolognese, si laureò in medicina e filosofia il 12 luglio 1614. Nel 1615 ebbe una lettura di logica e dopo un triennio passò a medicina teorica, poi alla pratica. Tenne quest'ultima cattedra fino al 1655, anno in cui venne dichiarato emerito e fu giubilato. Fu aggregato al Collegio medico nel 1622 e solo nel 1650 a quello filosofico. Morì nel 1658. Dai programmi delle lezioni presentati al senato, risulta che Jacchini aveva il compito di spiegare gli Aforismi. Poiché questa era l'unica opera di Ippocrate prevista dai programmi ufficiali, questo dato non è sufficiente a collocare Jacchini, di cui non si conosce alcuno scritto, nella corrente ippocratica della medicina del tempo, che rivalutava gli insegnamenti del medico di Kos in funzione antiaraba.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della
famosa Università di Bologna e del celebre Istituto delle scienze,
Bologna, 1848, p. 171.
G. VERNAZZA, La crisi barocca nei programmi didattici dello Studio
bolognese, "Studi e memorie per la storia dell'Università
di Bologna", n.s., 2, (1961), p. 95-177.