Le memorie

Ippolito NANNI FANTUZZI

(Bologna, +1679)

Ippolito Nanni apparteneva a un'antica famiglia di Bologna, che all'inizio del Cinquecento era stata costretta all'esilio dalla fazione avversa e si era insediata nell'Appennino tosco-emiliano, aumentando il suo potere e la sua ricchezza. Alla fine del secolo un suo ramo si era stabilito nuovamente a Bologna e aveva riacquistato la cittadinanza. Il padre di Ippolito, Floriano Nanni, era diventato segretario del senato ed aveva sposato Lavinia Agucchi Spagnoli Fantuzzi, che morendo lasciò erede il figlio, a condizione che assumesse il cognome Fantuzzi. Il giovane Nanni Fantuzzi compì i suoi studi presso i Gesuiti, prima a Bologna, poi a Roma, dove il padre si trasferì per un periodo. Di ritorno a Bologna, completò i corsi di logica e filosofia, poi, senza farsi distrarre dal precoce matrimonio contratto a 18 anni, si diede agli studi giuridici e nel dicembre 1631, a soli 21 anni, conseguì la laurea in diritto civile e canonico e venne aggregato ad entrambi i collegi giuridici. Nel 1633 ottenne una cattedra di istituzioni legali, poi una di diritto civile e infine una di diritto canonico che tenne fino alla morte (1679), con una interruzione dal 1649 al 1651, probabilmente gli anni in cui fu a Milano, alla corte ducale, e a Mirandola, come podestà. Come appare anche dall'iscrizione in suo onore, la fama di Ippolito Nanni Fantuzzi era dovuta soprattutto alla sua abilità retorica e alla sua eloquenza, che ne fecero un ricercato autore di panegirici e orazioni funebre e anche un apprezzato poeta. Queste sue doti spiegano la sua intensa partecipazione a molte delle accademie letterarie, non solo bolognesi, del tempo: l'Accademia della Notte, di cui fu più volte Principe, quella degli Indomiti, in cui i suoi componimenti furono conosciuti e apprezzati dal card. Antonio Barberini, che li farà leggere al pontefice Urbano VIII, quella dei Confusi, da lui stesso fondata, e soprattutto quella dei Gelati, nella quale fu tra i soci che introdussero l'uso di celebrare ogni anno l'Immacolata Concezione di Maria con una riunione pubblica nella chiesa di S. Francesco. Nelle Memorie degli accademici Gelati, oltre a notizie sulla sua vita, troviamo i titoli di molti suoi componimenti che spesso circolarono come fogli volanti.

G. FANTUZZI, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794, 9 voll., VI, p. 142-145.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa Università e del celebre Istituto delle scienze di Bologna, Bologna, 1848, p. 221.