(Roma, 1607-1659)
Rampollo di una famiglia antichissima e potentissima, la cui storia si intreccia fin dal medioevo con quella della Chiesa, Fabrizio Savelli, figlio di Paolo, principe di Albano e patrizio romano, nacque a Roma nel 1607. Nel 1642 fu nominato da Urbano VIII arcivescovo di Salerno, grazie alla rinuncia del cardinale Giulio Savelli, suo zio. Nel 1647 Innocenzo X lo creò cardinale e nel 1648 lo inviò come legato a Bologna, restando a quanto pare deluso nelle sue aspettative. Il cardinale Savelli risulta comunque in carica fino al 1651. Nel 1657 o 1658 rinunciò alla sua sede vescovile e divenne ministro del re di Polonia presso la Santa Sede. Morì a Roma nel 1659 e fu sepolto nella cappella di famiglia nella chiesa di S. Francesco in Araceli.
G. MORONI, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Venezia,
1840-1861, 103 voll., LXI, p. 307.
CH. WEBER, Legati e governatori dello Stato pontificio, Roma,
1994, p. 155 e 899.