Daniele Carmeni visse sempre a Bologna, ma la famiglia era d'origine bellunese. Compì studi di filosofia e medicina nell'Università degli Artisti dello Studio cittadino e prima di laurearsi, nel 1521, chiese ed ottenne la cittadinanza bolognese. Questo gli permise di richiedere una lettura di logica che gli venne concessa nello stesso anno. Dal 1623 ebbe una cattedra di medicina teorica, poi una di medicina pratica e riuscì ad attrarre con le sue lezioni e con la fama delle sue capacità di medico pratico un grande numero di allievi. Insegnò fino al 1642-43, esercitando con successo anche l'anatomia. Di lui si ricorda una sola opera, cui fa cenno anche l'iscrizione: De medendi methodo libri sex (Bologna, 1636).
G. FANTUZZI, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794,
9 voll., III, p. 120-121.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della
famosa Università e del celebre istituto delle Scienze di Bologna,
Bologna, 1848, p. 84-85.