(Bologna.? - +1664)
Giovanni Agostino Cucchi, cittadino bolognese, conseguì la laurea in filosofia e medicina nel settembre 1607. Dal 1613 al 1614 ebbe una lettura di logica. Dopo un'assenza di due anni, nel 1618 gli venne assegnata una cattedra di medicina teorica straordinaria, che lasciò nel 1622 per assumere quella di anatomia e chirurgia che tenne fino al 1653, con una lunga interruzione dal 1642 al 1646. Dal 1653 è registrato nei rotuli come lettore emerito di anatomia e chirurgia. Fu medico a Comacchio e a Lugo e probabilmente esercitò in queste città nei periodi di vacanza dall'insegnamento. Nella storia della medicina il suo nome è ricordato per aver guidato la strenua e violenta opposizione alle idee mediche innovatrici sostenute a Bologna da Bartolomeo Massari e Andrea Mariani e soprattutto dal loro discepolo, Marcello Malpighi. Il primo fondò nel 1650 un'accademia, il Coro anatomico, che aveva lo scopo di verificare sperimentalmente, al tavolo anatomico, le teorie mediche antiche e moderne, come la circolazione del sangue. Il secondo era fautore di un ritorno ai metodi terapeutici ippocratici. Erano posizioni che Cucchi e i suoi allievi, legati com'erano alla tradizione galenica e araba, non potevano tollerare. Malpighi racconta nelle sue memorie che gli attacchi contro di lui si fecero ad un certo punto così violenti da fargli temere per la sua vita e ricercare la mediazione di un potente personaggio che convinse Cucchi a tenere a freno i suoi seguaci.
S. MAZZETTI,
Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa
Università e del celebre Istituto delle Scienze di Bologna,
Bologna, 1848, p. 105.
H.B. ADELMANN, Marcello Malpighi and the Evolution of Embryology,
Ithaca, New York, 1966, 5 voll., I, p. 125-129.