Di famiglia bolognese, Sebastiano Allé si laureò in diritto civile e canonico il 20 agosto 1605. Fu aggregato a entrambi i collegi dei giuristi e a partire dal 1606 lesse prima istituzioni legali, poi diritto civile. Nel 1635 il suo stipendio era di L. 1200, uno dei più alti anche tra i giuristi, che erano i meglio pagati. Nel 1651-52, l'ultimo anno accademico in cui risulta iscritto nei rotuli dell'università, era già emerito e giubilato. Nell'Archivio di Stato di Bologna sono conservati i programmi dei suoi corsi, che dall'inizio del Seicento, egli, come gli altri docenti dello Studio bolognese, era tenuto a consegnare al Senato. Da questi documenti egli appare completamente chiuso (nonostante qualche riferimento ai nomi di Alciato e Cuacio), alle tendenze innovative nell'interpretazione del diritto romano che si stavano diffondendo in Europa, soprattutto in Francia. Come la maggior parte dei suoi colleghi, rimane legato alla glossa e le autorità cui più frequentemente si appella sono Bartolo e Baldo. Di lui non rimangono altri scritti, ma dalla memoria che gli venne dedicata nel 1638, Sebastiano Allé risulta un personaggio autorevole, di nobile famiglia e titolare di cariche importanti, non solo nell'Università, come consultore del S. Offizio e avvocato della Camera Romana.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della
famosa università e del celebre Istituto delle Scienze di Bologna
, Bologna, 1848, p. 22. 1848, p. 19.
L. SIMEONI, Storia dell'Università di Bologna. L'Età moderna,
Bologna, 1947, p. 94.