Le memorie

Ioannis KOTTOUNIOS

(Bologna, ? - 1618)

Nato a Veria in Macedonia nel 1577 da una famiglia di origine greca, Kottounios giunse in Italia, a Venezia, giovanissimo, dopo un primo periodo in Germania, a Tubinga, dove potrebbe aver studiato con Martin Crusius. Si trasferì quindi a Roma, dove fece studi di greco, grammatica, teologia e filosofia presso il collegio pontificio greco guidato da Agios Athanasios. Nel 1613 si trasferì a Padova dove si laureò in medicina. Dal 1615 al 1632 insegnò prima retorica, poetica e greco, poi filosofia a Bologna. La sua adesione all'aristotelismo è testimoniata in particolare dall'opera De triplici statu animae rationalis, pubblicata nel 1628 a Bologna dal tipografo G. Mascheroni e dai testi delle sue lezioni sul De meteoris aristotelico raccolte e pubblicate dal suo allievo Innocenzo Cremonio (Bononiae, 1631). Nella stessa città uscì un secondo libro, De conficiendo epigrammate liber unus dedicato a Luigi XIV, al quale fu portato da un prete cretese, Antonius Boumboulis. Nel novembre 1632 Kottounios ottenne una cattedra straordinaria di filosofia a Padova. Le sue lezioni attiravano un uditorio numeroso e nel 1637 fu chiamato a succedere al famoso filosofo Cesare Cremonini sulla cattedra ordinaria di filosofia. A Padova pubblicò altre opere finalizzate alla didattica, come il Manuale Scholasticum de vitiis et peccatis, i Commentarii in quatuor libros Aristotelis de Caelo, i Commentarii lucidissimi in tres Aristotelis libros de Anima. La fiducia conquistata come mediatore di conflitti tra studenti di diversa nazionalità gli guadagnò nel 1654 la carica di protettore della nazione greca per gli studenti della facoltà di arti. Dopo essere stato a lungo presidente del colelgio Paleocapa per gli studenti greci dello studio patavino, decise di fondare un secondo Collegio-seminario per giovani greci indigenti, di confessione sia cattolica di rito orientale sia ortodossa. Inaugurata l'anno stesso della sua morte (1658), l'istituzione, inizialmente finanziata con un suo lascito, e posta in seguito sotto la giurisdizione dell'Università, si fuse infine con il colelgio paleocapa. Fu sepolto nella basilica del santo e fu onorato con un'orazione tenuta dal docente zurighese Johann Rudolf Albrecht e ricordato con due monumenti araldici, uno posto nel chiostro del capitolo nella chiesa di S. Antonio Confessore, l'altro nell'ex collegio Cottunio in piazza del Santo.

Tratto da Imago Universitatis : celebrazioni e autorappresentazioni di maestri e studenti nella decorazione parietale dell'Archiginnasio, sotto la direzione di Gian Paolo Brizzi, Bologna, 2011-2012, Bononia university press