(Bologna, ? - 1618)
Di nobile famiglia bolognese, Giovanni Pietro Sementi conseguì la laurea in filosofia e medicina il 23 giugno 1573. Nel 1587 fu ammesso ai collegi delle due facoltà. Nello stesso anno ebbe una lettura di medicina teorica e qualche anno dopo una di medicina pratica, materia che insegnò fino alla morte, avvenuta nel 1618, ma non continuativamente, perché il suo nome manca dai rotuli negli anni 1592, 1595 e 1598. La lapide in suo onore, oltre a lodarne le competenze in due settori solitamente separati della pratica medica come la chirurgia e la farmaceutica, lo celebra come l'introduttore a Bologna dell'arte spagirica, cioè della medicina chimica, con espressioni che fanno pensare a una sua adesione ai principi della medicina astrologica della tradizione ermetica e di Paracelso. Effettivamente tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento Bologna fu uno dei centri in cui più forte era l'interesse per la medicina paracelsiana, che coinvolgeva non solo personaggi eccentrici come Leonardo Fioravanti, ma anche rinomati professori come Camillo Baldi, Giulio Cesare Claudini, Fabrizio Bartoletti e lo stesso Ulisse Aldrovandi. La prudenza dimostrata da questi ultimi contrasta con l'esibizione pubblica di adesione al nuovo indirizzo teorico e pratico della medicina che si legge nell'iscrizione in onore del Sementi, che, d'altra parte, non è nominato negli studi che hanno cercato di ricostruire la fortuna della iatrochimica a Bologna. Il suo nome è invece frequentemente ricordato in un ampio studio su Gaspare Tagliacozzi, che oltre che suo collega sembra fosse suo cognato, avendone sposato una sorella.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni
della famosa Università e del celebre Istituto delle scienze di Bologna,
Bologna, 1848, p. 288-289.
G. ZANIER, La medicina paracelsiana in Italia: aspetti di un'accoglienza
particolare, "Rivista di storia della filosofia", n.s. 4 (1985),
p. 627-633.
M. TEACH GNUDI, J. PIERCE WEBSTER, The Life and Times of Gaspare
Tagliacozzi, New York - Bologna, 1950.