Le memorie

Girolamo SARACENI

(Bologna, ? - 1629)

Di famiglia bolognese, Girolamo Saraceni si laureò in diritto civile e canonico il 22 giugno 1596. Fu aggregato al Collegio di diritto civile e a quello dei giudici e degli avvocati e nel 1599 ottenne una lettura di istituzioni legali che tenne fino al 1602, quando passò a leggere diritto canonico. Dal 1606 al 1620 il suo nome scompare dai rotuli dello Studio. Per gran parte di questo periodo il Saraceni fu portato lontano da Bologna dalla sua carriera ecclesiastica, prima a Milano, dove fu auditore del vicario generale dell'arcivescovo, poi a Colonia, come auditore del nunzio del papa. In questa città pubblicò nel 1618 un'opera intitolata Ecclesiasticae Jurisdictionis in Causis civilibus & profanis contra Abusum appellandi a Consistoriis Ecclesiasticis ad Cameram Imperialem , in cui difendeva, contro le pretese della Camera imperiale, le prerogative giurisdizionali dell'arcivescovo di Colonia, che era anche Elettore del Sacro Romano Impero. L'opera, che era stata probabilmente commissionata al giureconsulto bolognese da quest'ultimo e dal nunzio apostolico, ebbe anche, l'anno successivo, un'edizione italiana, uscita, sembra, a Venezia, e priva, oltre che del nome dell'autore, anche dell'indicazione della città e del tipografo: probabilmente le autorità della Repubblica vollero prudentemente evitare ogni motivo di frizione con l'Impero. In quello stesso anno Saraceni tornò a Bologna, dove ottenne un canonicato in S. Petronio. Nel 1620 riprese la sua cattedra di diritto canonico nel pubblico Studio, continuando a insegnare fino alla morte (1629).

G. FANTUZZI, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794, 9 voll., VII, p. 317-319.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa Università e del celebre Istituto delle scienze di Bologna, Bologna, 1848, p. 282.