Le memorie

Ottavio AMORINI

(Bologna, 1573-1641)

Ottavio Amorini apparteneva a una famiglia bolognese di antica nobiltà. Non si conosce la sua precisa data di nascita. Si sa però che nel dicembre 1595, quando conseguì la laurea in utroque iure, non aveva ancora venticinque anni. Gli venne infatti subito concessa una lettura di diritto civile nello Studio non ostante defectu aetatis, a titolo gratuito fino al compimento del venticinquesimo anno. Poiché il suo nome compare nei rotuli a partire dal 1598, dovrebbe essere nato nel 1573. Tenne la cattedra fino al 1641, anno della sua morte. Tra il 1617 e il 1624 gli fu assegnata la lettura di pandette, in assenza del titolare, Claudio Achillini, in quel periodo passato a insegnare a Ferrara e a Parma. A riprova della sua competenza in questo ramo del diritto romano l'Amorini presentò al Senato una sua opera ( In Pandectas, idest in Librum V Pandectarum, Bologna, 1620), che tuttavia non appare discostarsi dal mos italicus della glossa, trascurando l'interpretazione diretta dei testi. La memoria con cui nel 1635 i suoi scolari vollero celebrare suoi quarant'anni d'insegnamento lo loda come "primario interprete del diritto imperiale". La sua notorietà è testimoniata del resto anche dal fatto che un'altra sua opera In Titulum de Pactis, & Transactionibus Scholasticae Interpretationes, uscita a Bologna nel 1621, ebbe una seconda edizione a Colonia nel 1623. Le numerose cariche ricoperte nell'Università e nelle magistrature cittadine e il suo stipendio, che nel 1635 era uno dei più alti dello Studio, dimostrano del resto che i suoi meriti erano riconosciuti e ben ripagati dalle autorità bolognesi.

G. FANTUZZI, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794, 9 voll., I, p. 223-224.
S. MAZZETTI, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa università e del celebre Istituto delle Scienze di Bologna , Bologna, 1848, p. 22.
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L. SIMEONI, Storia dell'Università di Bologna. L'Età moderna, Bologna, 1947, p. 94, 106, 129.