(Bologna, ? - 1629)
Patrizio bolognese, Carlo Caprara si addottorò in diritto civile e canonico nel gennaio 1588. Fu poi accolto in entrambi i collegi dei dottori legisti e nel 1592 cominciò a leggere diritto canonico., anzi "pontificio", come specifica l'iscrizione che lo celebra, ricordando anche la figura del defunto fratello Alberto, lettore di diritto civile dal 1585 al 1591 e canonico della Metropolitana di S. Pietro. Alla morte di questi (1591), Carlo, che aveva anch'egli iniziato la carriera ecclesiastica, gli era subentrato nel canonicato. Il suo nome compare nei rotuli dello Studio fino al 1597, ma sembra abbia insegnato solo fino al 1594-95 e che in seguito abbia avuto una lettura nell'Università di Roma. Per la sua abilità politica e diplomatica ebbe diversi incarichi nell'ambito dello Stato della Chiesa e in quello delle relazioni con i principi confinanti. Morì nel 1529. L'unica opera stampata che si ricorda di lui è una Oratio funebris, per le esequie del cardinale Gabriele Paleotti uscita nel 1598.
G. FANTUZZI, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794,
9 voll., III, p. 115.
S. MAZZETTI ,
Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa
Università e del celebre istituto delle Scienze di Bologna,
Bologna, 1848, p. 84.