(Bologna., ? - 1621)
Agostino Galesi, bolognese di nascita, si laureò in filosofia e medicina nel dicembre 1567 e nel 1568 il senato gli assegnò una lettura di logica, materia che lesse fino al 1572, quando passò a una cattedra di filosofia, che tenne fino al 1574. Il suo nome manca poi dai rotuli dal 1675 a tutto il 1685. Nei dieci anni di assenza Galesi insegnò filosofia prima nell'Università di Perugia, poi in quella di Pisa. Tornato a Bologna alla fine del 1585, ebbe l'anno seguente una cattedra di filosofia morale. Nel 1692 divenne lettore primario di logica, dal 1598 al 1602 lesse di nuovo filosofia, poi lettere umane fino al 1604, e di nuovo filosofia fino alla morte (febbraio 1621). Sembra che le sue lezioni, nonostante i continui cambiamenti di materia, fossero molto seguite, anche se è dubitabile che avessero quella risonanza mondiale che l'iscrizione in suo onore, con barocca spudorata iperbole, suggerisce. Gli viene attribuita un'unica opera a stampa, sul terremoto: De Terraemotu, (Bologna, 1571. Nella Biblioteca Universitaria di Bologna si conservano i testi di sue lezioni di logica (precisamente il commento agli Analitici posteriori di Aristotele), e di filosofia morale (commento alle due opere di etica aristoteliche), trascritte da un suo scolaro, con il titolo complessivo di Opuscula philosophica. E' invece autografo un altro manoscritto posseduto dalla stessa biblioteca, intitolato Tractatus de Fortitudine, Prudentia, & Justitia cum Emblemmatibus .
G. FANTUZZI, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna, 1781-1794,
9 voll., IV, p.22-23.
S. MAZZETTI,
Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa
Università e del celebre Istituto delle scienze di Bologna,
Bologna, 1848, p.135-136.