Il rifugio antiaereo nei sotterranei dell'Archiginnasio
(foto dell'epoca)
«Il Resto del Carlino» 30 gennaio 1944
«Il Resto del Carlino» 1 febbraio 1944
La colonia di Casaglia, dove erano stati ricoverati libri e manoscritti dell'Archiginnasio,
dopo il bombardamento dell'11 ottobre 1944. Inaugurata il 31 agosto 1919, era stata il simbolo delle
innovative politiche per l'infanzia della giunta socialista retta dal sindaco
Francesco Zanardi.
Tratto da «La Squilla. Settimanale della Federazione provinciale bolognese
del Partito socialista italiano di unità proletaria», a. XLVI, n.50, 22 novembre 1946, p.3. BCABo, collocazione: G,87.
Nella foto, risalente agli anni '50, veduta di Palazzo
Galvani (visto da via de' Foscherari) che ospitò i servizi
dell'Archiginnasio nel primo dopoguerra. Le finestre sono ancora
murate, probabilmente con gli stessi materiali recuperati dalle
macerie dell'Archiginnasio come risulta da documenti
dell'archivio della biblioteca. (Archivio Alberto Legnani)
Sul lato destro del portale di ingresso del Palazzo,
sotto il portico del Pavaglione, è ancora visibile una scritta
realizzata dalle autorità fasciste dopo il bombardamento
del 29 gennaio 1944: OPERA DEI LIBERATORI. Si tratta di scritte
di propaganda contro gli Alleati (i liberatori) che venivano realizzate
sulle macerie degli edifici monumentali. Una di queste scritte è
ancora perfettamente leggibile sulla facciata della Chiesa del Sacro
Cuore di Gesù, in via Matteotti 27.
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Alle 12.50 del 29 gennaio 1944, il lungo suono di
una sirena comunicò ai bolognesi che l'incursione aerea iniziata
alle 11.30 era terminata. Dal rifugio situato nei sotterranei dell'Archiginnasio,
uscirono lentamente un centinaio di persone, bibliotecari, lettori
e passanti sorpresi per strada dal bombardamento. Sul loro volto
la polvere e il terrore, per la morte che li aveva sfiorati: alle
12.06, una
bomba aveva centrato il palazzo. Il rifugio aveva resistito,
ma era crollata un'intera ala dell'edificio, quella orientale dove
si trovano il Teatro Anatomico, la Cappella di S. Maria dei Bulgari
con gli affreschi di Bartolomeo Cesi, la Direzione e la Segreteria della Biblioteca.
Quello del 29 gennaio fu uno dei bombardamenti che causò
più danni al patrimonio artistico della città, dato
che molte delle bombe sganciate sull'obiettivo, la Stazione centrale,
finirono la loro corsa sul centro storico fino a via Santo Stefano.
Il bombardamento colpì anche la Sala 16, deposito
dei manoscritti e dei rari, tuttavia i documenti più preziosi
erano stati precauzionalmente trasferiti in collina nella colonia
estiva di Casaglia già prima dell'inizio dei bombardamenti.
Le perdite per il patrimonio librario furono comunque ingenti e
ulteriori danni furono causati nei mesi successivi dalle precarie
condizioni di conservazione del materiale recuperato dalle macerie,
ma soprattutto da un altro tragico evento: il bombardamento della
colonia di Casaglia dell'11 ottobre del 1944.
Presso la colonia di Casaglia erano stati trasferiti materiali librari
dell'Archiginnasio sia prima che dopo il bombardamento del 29 gennaio,
ma dato che i locali utilizzati come deposito non erano adeguati
e il podestà Mario Agnoli stava cercando inutilmente di far dichiarare
Bologna "città aperta" e dunque al riparo dalle
bombe, si decise di fare rientrare il materiale in Archiginnasio.
I cacciabombardieri Alleati probabilmente notarono movimenti di
mezzi e persone nei paraggi, e l'11 ottobre bombardarono Casaglia,
causando la morte di quattro bambine, di una maestra e di una infermiera,
di tre operai comunali, di Alcibiade Nadalini della Biblioteca di
Casa Carducci e dello stesso Direttore dell'Archiginnasio, Lodovico
Barbieri. Vi furono anche danni notevoli al patrimonio librario.
Il 1944 fu l'Annus horribilis per l'Archiginnasio
che comunque non solo proseguì in qualche modo la sua attività,
adibendo a Sala di lettura provvisoria le scuole Bombicci, mentre
una parte dei libri furono ricoverati nell'adiacente palazzo Galvani,
ma già nei primi mesi del 1945, grazie all'iniziativa del
Soprintendente ai monumenti Alfredo Baldacci iniziarono i lavori
di recupero.
Bibliografia:
Albano Sorbelli, Gli splendori dellArchiginnasio
non spenti dal soffio della barbarie nemica, «Il Resto
del Carlino», a. LX, n. 80, 2 aprile 1944, p. 3.
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Valeria Roncuzzi, Il bombardamento
sull'Archiginnasio: vicissitudini dell'edificio storico e del patrimonio
librario, in Delenda Bononia: immagini dei bombardamenti
1943-1945, a cura di Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi Roversi
Monaco, Bologna, Pàtron, 1995, p. 119-144
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Valeria Roncuzzi, La tutela del patrimonio
librario negli anni della seconda guerra mondiale: il caso della
Biblioteca Civica bolognese, in Bologna in guerra. La città,
i monumenti, i rifugi antiaerei, a cura di Luca Ciancabilla,
Argelato, Minerva, 2010, p. 87-104
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Paolo Nannelli, L'apparato decorativo
del quadriloggiato inferiore dell'Archiginnasio, «L'Archiginnasio»,
98 (2003), p. 99-106
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