|
|
Tra il 16 luglio 1943 e il 22 aprile 1945 Bologna subì
94 incursioni aeree, 32 delle quali effettuate da bombardieri medi e pesanti.
Sede di uno dei più importanti nodi ferroviari del nord Italia,
la città era un obiettivo strategico da colpire senza sosta. I
bombardamenti causarono la morte di circa 2.500 civili, la distruzione
di migliaia di edifici e danni incalcolabili al patrimonio storico e artistico.
Anche l'Archiginnasio,
il 29
gennaio 1944, fu colpito da una bomba che distrusse un'intera ala
del palazzo, e l'11 ottobre dello stesso anno durante il bombardamento della colonia di Casaglia, dove erano
stati ricoverati libri e manoscritti della Biblioteca, rimase ucciso il direttore dell'Archiginnasio Lodovico Barbieri.
La propaganda fascista tentò di sfruttare gli effetti devastanti
dei bombardamenti per instillare odio verso gli Alleati, cercando di far
dimenticare ai bolognesi le responsabilità del fascismo, che aveva
trascinato l'Italia in una guerra senza speranza.
|
|