Enrico Golinelli

Fin dagli anni dell'università fu attratto dagli ideali democratici, in ciò confermato da una lunga e devota consuetudine con Aurelio Saffi. Col Saffi, che la presiedette, costituì nel 1879 in Bologna, l'Associazione democratica: ne furono vicepresidenti il prof. Ceneri e Giosue Carducci, e il Golinelli uno dei segretari. Fondò poi nel 1891 il Circolo Democratico. Penalista di molta reputazione, promotore e patrono di innumerevoli sodalizi operai, ripetutamente eletto consigliere comunale e provinciale di Bologna, venerabile della Loggia VIII agosto ed elevato nel 1908 a una fra le massime cariche della Massoneria italiana, il Golinelli salì in primo piano nella vita cittadina quando - caduta nel 1902 la giunta Dallolio sul problema dell'allargamento della cinta daziaria - si formò la cosiddetta lega tra i partiti popolari (massoni, radicali, marescalchiani e socialisti) che vinse le elezioni e lo scelse come sindaco.
Come sindaco, il Golinelli si confermò per quello che era: "ottima persona sotto tutti i rapporti e dotato di eccellenti qualità. Una tuttavia gli faceva difetto: l'energia necessaria per tenere a freno elementi così disparati" (Melloni); "carattere bonario, conciliativo e superiore a ogni piccolezza di parte, vero petroniano, forse troppe volte troppo violentemente sopraffatto dalla settarietà dei correligionari" (Avvenire d'Italia).
Toccò al Golinelli, di antica fede mazziniana, ricevere, quale sindaco, Vittorio Emanuele III in visita a Bologna e il buon uomo se la cavò lodando calorosamente, nel suo indirizzo di saluto, le belle qualità di padre di famiglia del sovrano.

Fonti bio-bibliografiche
Agostino Bignardi, Dizionario biografico dei liberali bolognesi. 1860-1914, Bologna, Bandiera, 1956, pp. 18-20.
Ugo Melloni, L'allargamento della via Rizzoli, in Comune di Bologna, gennaio 1931, pp. 8-12.

Catalogo Frati - Sorbelli dell'Archiginnasio
 Opere di Enrico Golinelli
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Catalogo del Polo bolognese SBN
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