5. Teatro del Corso / 2

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In questo applauso poetico: "Grande allor che il virgineo rossore" si ricorda il talento di attrice della bolognese Amalia Bettini Minardi, a cui il pubblico della città è legato da affetto e ammirazione non solo per la grandezza dell'artista, ma anche per la generosità della donna che non esitava a ricalcare le scene per aiutare qualche collega in difficoltà o sostenere qualche causa patriottica.
 
Amalia Bettini, figlia d'arte, a séguito del matrimonio con il bolognese Raffaele Minardi, si ritira dalle scene, ma continua saltuariamente la sua attività per fini benefici. I componimenti poetici a lei dedicati sono testimonianza tangibile di tanto affetto, come in questo caso dove alcuni ammiratori le dedicano un sonetto: "Donna, calcasti già l'Itale Scene", stampato su questo bel foglio volante in carta colorata, in occasione di una rappresentazione benefica al teatro del Corso.
 

     
  Al grande e glorioso Teatro del Corso è di scena l'Acrobazia con Madame Saqui, prima acrobata di Francia. Gli spettacoli dati in questo teatro, che per più di un secolo si disputò col Teatro Comunale le grazie del pubblico bolognese, erano i più vari e disparati, da quelli del repertorio di opere serie con compagnie pregevolissime, a rappresentazioni più leggere, ma sempre di qualità elevata, come la presente offerta della più acclamata compagnia parigina di funambolismo e destrezza.
 

         
 
 
Durante la quaresima, quando si dovevano sospendere le rappresentazioni profane, la risorsa dei teatri era costituita dall'opera sacra: ecco dunque, nel marzo del 1833, il filo-rossiniano Corso allestire, con tanto di scene e costumi, il Mosè, oratorio sacro del Pesarese.   Locandina - programma degli spettacoli che andranno in scena in questo teatro domenica 25, lunedì 26 e martedì 27 febbraio del 1816, in cui si alternano commedie e farse e, fuori abbonamento, il dongiovannesco dramma giocoso dal titolo: Il gran convitato di pietra.   Avviso di spettacolo a beneficio di "Stenterello" da tenersi il 20 settembre 1831. Spettacolo popolare nel segno della grande tradizione del teatro delle maschere.
         

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