3. Teatro Comunale /2

<< >>

 
  Sonetti ammirativi dedicati da "alcuni suoi amici" alla primadonna "musica attrice" Giuseppa Grassini, in occasione delle sue acclamate interpretazioni della Vendetta di Nino di Francesco Bianchi e della Vergine del Sole di Gaetano Andreozzi, nella primavera del 1803.
 

     
 
A parare l'accusa neanche troppo velata di ciarlatanismo, nell'avviso per la sua ultima esibizione che si terrà il 3 aprile 1808, Giuseppe Lionetti di Como, detto "il vero uomo incombustibile", rivendica l'abilità scientifica delle proprie dimostrazioni di intangibilità dal fuoco, facendosi scudo dell'"inapprezzabile stima del Pubblico Bolognese".   Indipendentemente dai governi (e il nuovo clima rivoluzionario non fa eccezione), il circolare col volto coperto per le vie costituisce un problema d'ordine pubblico, e quindi, in occasione dei veglioni da tenersi in teatro, per entrare mascherati ci voleva un permesso speciale deliberato dal Senato bolognese, che però non si estendeva all'uscita. Questo permesso è per il 22 febbraio 1797.
   

   
  Anche feste e divertimenti possono servire a gettare un ponte fra gli italiani e gli austriaci in un periodo che comincia a diventare difficile per i governi della restaurazione: l'avviso di un veglione in maschera, programmato per la sera del 4 marzo 1832, rende noto che l'orchestra sarà costituita dalla banda del Reggimento Luxen, fatta venire appositamente.
     

     
 
Avviso per i signori che partecipano a feste da ballo.   Avviso per le signore che partecipano a feste in maschera.
     

Guarda la bacheca