Enrico Sacchetti, Robes et femmes

Enrico Sacchetti: Robes et femmes/2

Le tavole della preziosa raccolta sono state tratte da "La Vie Parisienne" e vennero pubblicate in cartella, con tiratura limitata a 300 copie, per volontà del critico Muret, il quale, ammirato dalle invenzioni di Sacchetti, portò via dal suo studio un fascio di disegni per consegnarli all'editore Dorbon.
Si tratta di litografie, tutte firmate dall'autore, poi vivacemente colorate a mano con veloci pennellate di tempera che ci restituiscono l'effetto tattile della morbidezza e della leggerezza delle stoffe e dei nuovi tessuti, mentre la gamma cromatica, sempre intonata negli accostamenti, ha tinte squillanti, con azzurri, arancioni, rossi che conferiscono un aspetto frizzante e vitale ad un mondo femminile complesso e ancora pieno di contraddizioni.

In quest'album Sacchetti rivela tutta l'originalità del suo stile di disegnatore che risente solo in parte della grafica pubblicitaria dell'epoca e ben si allinea allo spirito e al taglio graffiante della rivista che lo ospitava: "La Vie Parisienne", pubblicazione settimanale dal carattere malizioso e raffinatamente erotico, ai cui testi collaborava stabilmente anche Colette, la famosa e spregiudicata scrittrice.
La redazione stessa definiva "di lusso" questo periodico, destinato ad un pubblico certamente non popolare, per le caratteristiche editoriali adottate: grande formato, carta patinata, pagine interamente illustrate con immagini a colori realizzate da grafici affermati.
Sacchetti lavorò per questa rivista fino allo scoppio della Grande Guerra, e il 4 luglio 1914 vi appare una sua ultima tavola dedicata a "Les belles et les bêtes".


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