Carducci e l'Archiginnasio
 

1. Carducci per l'Archiginnasio
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3 - Registro delle firme dei lettori "dal 14 Gennajo 1862 a tutto il 13 Ottobre dello Anno"
(BCABo, Archivio, A-6)

"Chiunque cerca libri da studiare si presenterà all'Assistente all'Indice, ed in apposito registro, denominato Libro di Lettura, scriverà il proprio nome col titolo del libro che chiede. Nel restituirlo poi lo studente stesso lo riconsegnerà al nominato Sig. Assistente, che ne farà la annotazione nel libro medesimo" (Regolamento della Biblioteca Comunitativa Magnani, 1846, art. 2).
Carducci fu un assiduo frequentatore della Biblioteca civica, che, specializzata com'era nei settori della letteratura e della storia, era ricca proprio di quei volumi antichi e di rara erudizione italiana e latina, utili alle sue ricerche per saggi critici e lezioni universitarie.
In particolare, in questo registro del 1862 (si ringrazia Giovanna Cordibella per la gentile segnalazione) si notano le sue frequenti richieste di edizioni petrarchesche (dal 1860 attendeva, saltuariamente, al commento del grande trecentista che uscirà a stampa nel 1876) e leopardiane (altro suo costante interesse). Inoltre, poiché stava studiando il tedesco con l'amico Emilio Teza, adoperava frequentemente il dizionario di quella lingua. I 6 volumi da lui consultati il 3 febbraio - il Dizionario tedesco, le Epistole di Petrarca (non sappiamo in quale delle numerose edizioni presenti in Biblioteca a partire dall'incunabolo delle Familiares, stampato in Venezia da Giovanni e Gregorio De Gregori nel 1492) e gli Studi filologici di Leopardi (probabilmente nell'edizione di Pietro Pellegrini e Pietro Giordani, Firenze, F. Le Monnier, 1845) - risultano restituiti all'addetto alla distribuzione Gaetano Lindri, che si alternava nel servizio con Alessandro Tagliani.

 

© 2007 Biblioteca dell'Archiginnasio. Data di creazione: dicembre 2007