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1 - GIOSUE CARDUCCI, Primi
versi, Bologna, Zanichelli (Officina grafica A. Cacciari),
1935, p. XVIII - 596, con ritr. (BCABo, 17. H. V. 15)
È il primo volume dell'Edizione nazionale delle Opere pubblicata
presso la Zanichelli, storica casa editrice di Carducci. Fa parte
della serie "di lusso", rilegata in pelle blu, con impressioni
in oro sul dorso e taglio superiore dorato.
2 - GIOSUE CARDUCCI, Lettere. 1850-1858, Bologna, Zanichelli
(Officina grafica A. Cacciari), 1938, p. 355, con ritr. (BCABo, 17.
H. V. in fine)
Primo dei 22 volumi di cui si compone l'Edizione nazionale zanichelliana
dell'epistolario carducciano: 21 di lettere disposte cronologicamente
dal 1850 al 1907, più un volume di aggiunte e correzioni. È
l'edizione pregiata, in pelle rossa, con impressioni in oro sul dorso
e taglio superiore dorato.
3 - GIOSUE CARDUCCI - MARIO MENGHINI, Carteggio (ottobre 1888
- aprile 1904), a cura di Torquato Barbieri, Modena, Mucchi,
ottobre 2000, p. 198. (BCABo, 20. C. 1137/4.1)
La prima uscita della nuova Edizione Nazionale si propose sùbito
come esempio di una differenza procedurale: la pubblicazione non più
solo delle lettere di Carducci, ma dei carteggi, con la trascrizione
quindi delle reciproche dei suoi maggiori corrispondenti, a dar conto
immediato e intero delle questioni trattate. L'onore di aprire l'iniziativa
fu significativamente riservato a Torquato Barbieri (1918-2000), storico
bibliotecario di Casa Carducci (marzo 1950 - 31 dicembre 1977).
4 - GIOSUE CARDUCCI, Confessioni e battaglie. Serie prima,
a cura di Mario Saccenti, Modena, Mucchi, marzo 2001, p. 408. (BCABo
20. C. 1137/1.4)
Si cominciò la pubblicazione delle opere carducciane, partendo
dalla I sezione: quella detta "ne varietur", delle opere
cioè ordinate e disposte nella prima raccolta zanichelliana
in 20 volumi (1889-1909), che rispecchiava esattamente la volontà
del poeta. L'edizione critica è di Mario Saccenti, promotore
e presidente del Comitato scientifico per l'Edizione Nazionale.
5 - Opuscolo normativo e illustrativo dell'Edizione Nazionale
di G. Carducci, a cura del Comitato scientifico, 3a ristampa,
Modena, Mucchi, settembre 2000, p. 34.
L'avvio delle pubblicazioni dell'Edizione Nazionale fu preceduto da
questo libretto, che dà conto della struttura e dei criteri
editoriali elaborati dal Comitato scientifico, e perciò destinato
non solo come modello per i collaboratori, ma a documentare ragioni
e finalità dell'impresa. Il colore - rosso bolognese - e il
logo - un 'cardo' stilizzato - alludono alle motivazioni estetiche
oltre che filologiche, da non dimenticare mai nei rapporti con Carducci.
6 - Ritratto di Giosue Carducci
Fotoincisione, Marcella Lancelot-Croce dis. ed inc., Roma, Officina
di Fotoincisione nell'Istituto S. Michele, [sec. XX] (BCABo, GDS,
Raccolta dei Ritratti, cart. C, n. 173; dono Pietro Antoni, 2006)
E' il probabile frutto di quella riconsacrazione del Natale di Roma,
propugnata a partire dagli anni Venti del Novecento, in cui la figura
di Carducci, ancor prima di D'Annunzio, aveva assunto in pieno i connotati
di Poeta-Vate d'Italia. |
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Secondo le leggi dello Stato italiano, Edizione nazionale sta
ad indicare la pubblicazione dell'opera omnia di qualche autore
che ha particolarmente onorato la nazione, e quindi viene di norma sostenuta
con il concorso di risorse economiche pubbliche. Tali edizioni, fondate
sulla ricognizione e trascrizione critica dei manoscritti, propongono
tutti i testi, editi e inediti, di un autore chiarendone, attraverso ogni
possibile documentazione, la storia e la formazione.
Carducci possedeva già agli occhi dei contemporanei i requisiti
morali e artistici che giustificavano un impegno ufficiale nella pubblicazione
della sua opera, che d'altra parte per ampiezza e complessità richiedeva
ancora uno sforzo scientifico di sistemazione definitiva, soprattutto
alla luce di quanto veniva emergendo dalle carte lasciate dal poeta nella
sua biblioteca, donata dalla Regina Margherita insieme con la casa al
Comune di Bologna.
Perciò nel 1935, in occasione del centenario della sua nascita,
un comitato di professori, letterati e uomini politici, fra i quali Alberto
Dallolio, ex sindaco di Bologna e presidente del consiglio di amministrazione
della casa editrice Zanichelli, e Albano Sorbelli, direttore dell'Archiginnasio,
diede inizio, ovviamente presso la casa editrice Zanichelli, all'Edizione
nazionale delle Opere, che fu celermente portata a termine in 30
volumi nel 1940. Rispetto alla precedente edizione zanichelliana delle
Opere in venti volumi (1889-1909), impostata e curata dall'Autore
stesso, essa presentava una maggior ricchezza di scritti inediti, ma anche
un'immotivata alterazione dell'ordinamento carducciano e corredi critici
difettosi.
La parallela, ma assai più laboriosa, Edizione Nazionale delle
Lettere in 22 volumi, stampata fra il 1938 e il 1968 sempre per
i tipi Zanichelli, pur copiosa e indispensabile, si è rivelata,
per il sopravvenire di continui recuperi di lettere fra Carducci e i corrispondenti,
bisognosa anch'essa di una rielaborazione.
Al séguito del centocinquantenario della nascita (1985), nel 1987,
fattasi sempre più pressante per gli studiosi l'esigenza di un
completo riesame e rifacimento editoriale del corpus carducciano,
alcuni professori di varie università italiane hanno proposto di
dar vita ad una nuova Edizione Nazionale. La serie, avviata nel 2000 sotto
la direzione di Mario Saccenti, è in corso di pubblicazione presso
la casa editrice Mucchi di Modena, e il piano prevede l'uscita di circa
50 volumi, articolati in 6 sezioni: I. Opere 1889-1909 "ne varietur";
II. Inediti; III. Testi letterari curati e annotati da Carducci; IV. Carteggi;
V. Bibliografia; VI. Indici analitico-sistematici.
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