Soggetti produttori
Monti, Bernardo (Bernardino), 1751-1826
ID Soggetto produttore: ITBO0304SP8
Tipologia: Persona
Forma autorizzata del nome: Monti, Bernardo (Bernardino), 1751-1826
Date di esistenza: Bologna, 10 maggio 1751 - Bologna, 13 giugno 1826
Funzioni, occupazioni e attività: Bibliografo, raccoglitore ed erudito, uomo politico, commerciante e libraio
Biografia: Bernardo Felice Antonio Monti (figlio dell'avvocato Agostino Giovanni Battista e di Cecilia Rizzoni, cfr. BCABo, ms. B.2545, n. 5197 e ms. B.877, p. 9), nel marzo 1798 fece parte della Commissione di Alta Polizia in Ferrara; fu poi Commissario del Potere Esecutivo, dal 13 agosto al 6 settembre 1798 (in BCABo, GDS,
Fotografie, Riproduzioni di opere d'arte, n. 572, è conservata la riproduzione di un foglio di carta da lettere a lui intestata in qualità di Commissario), e nel corso del suo mandato si distinse per un particolare zelo contro le forme di culto esteriori; durante la Reggenza austro-russa fu imprigionato e costretto a pubblica ritrattazione, in particolare di due editti da lui emanati il 13 e il 18 agosto 1798. Dopo il ritorno dei Francesi fece parte di diverse municipalità; sospettato di giacobinismo, in quanto organizzava a casa propria le riunioni degli "Amici del popolo", con l'avvento del Regno d'Italia napoleonico abbandonò la scena politica. Nel 1806 risulta iscritto come commerciante di granaglie a Castel del Rio. Dopo aver acquistato da Giovanni Angelo Bouchard proprietario della ditta "Cugini Bouchard" (rogito Antonio Maria Luigi Modonesi, 3 dic. 1808) "una buona porzione di libri" e avendovi unito "proporzionati capitali", dal dicembre 1808 al maggio 1815 fu titolare di un'attività commerciale di libraio a Bologna (in un locale sotto il portico della Morte già sede della ditta Bouchard), di fatto gestita dal suo incaricato Domenico Gnudi, al quale fu ceduta definitivamente nel 1815 (cfr. Camera di Commercio di Bologna, Archivio storico,
Registro delle Ditte, 1803-1813, Posizioni, nn. 2759, 4812, 5177, e
Registro delle Ditte, 1813-1911, Posizioni, n. 274). La cessazione dell'attività di libraio fu con ogni probabilità dovuta alle difficoltà economiche cui pare alludere Monti nel proprio testamento, ove ricorda le "sventure sofferte nel giro de' miei affari" (Archivio di Stato di Bologna,
Ufficio del Registro, Copie degli atti, libro 1976, foglio 133, Apertura del testamento di B. Monti, rogito Antonio Maria Luigi Modonesi, 14 giu. 1826), da porsi in relazione anche alla crisi economica e all'instabilità politica di quegli anni. Nella dedica a Vincenzo Rusconi (autore dei
Discorsi due sull'educazione repubblicana, Bologna, stamperia del Genio Democratico, 1798) premessa al testo del ms. BCABo B.1324 (
Notizie la maggior parte tipografiche quinternetti e fogli volanti), Monti infatti afferma di avere iniziato la compilazione del manoscritto "Al tempo che li rumori della Guerra tenevano supito il piacere di godere delle Scienze
e che interotto avevano il comercio fra la magior parte delle Nazioni, vedendomi io ozioso e possessore di notizie". Le ricerche e le compilazioni erudite, definite come "passatempo" nel 1812 e nel 1813 (cfr. fondo speciale
Bernardo Monti, n. 1.7) probabilmente si intensificarono dopo il ritiro dal commercio e proseguirono nel periodo successivo, fino al 1820 (ivi, n. 1.8) e negli ultimi anni di vita di Bernardo, non risultando che egli abbia intrapreso alcuna altra attività professionale, vivendo di piccole rendite derivanti da fondi e capitali. Del 18 ottobre 1821 è la stipula di un vitalizio con l'ingegnere architetto Filippo Miserocchi, che accettò "per quel vincolo d'amicizia e per quella buona armonia che fra essi è passata da molti anni, che insieme convivono" (l'abitazione comune era in Strada Castiglione n. 1322) di assumersi "l'obbligo di mantenere e fornire il signor Bernardo Monti sinché egli naturalmente viverà
di alloggio o sia abitazione
di vitto e servitù", a fronte della cessione di una casa al n. 3075 di via S. Sigismondo e di alcuni crediti (ASBo,
Ufficio del Registro, Copie degli atti, libro 1835, fogli 195-198, rogito Paolo Maria Giuseppe Guidetti, 18 ott. 1821). Significativi rapporti di amicizia dovettero essere intercorsi anche tra Monti e il dottor Gaetano Vignadalferro (o Vignaferri), incisore anatomico dell'Università (cfr. Serafino Mazzetti,
Memorie storiche sopra l'Università e l'Istituto delle Scienze di Bologna, Bologna, S. Tommaso d'Aquino, 1840, p. 30), amico di Filippo Schiassi e genero di Giacomo Biancani Tazzi (cfr. Filippo Schiassi,
Sopra alcuni antichi fittili dipinti. Lettere due, Bologna, Lucchesini, 1814, pp. 6-7; cfr. anche ms. B.1324, c. 2
recto, ove Vignadalferro è definito "mio benefattore"). Monti possedette una cospicua e preziosa raccolta personale di manoscritti e volumi a stampa, che utilizzò per le proprie compilazioni di notizie su tipografi, artisti e, in particolare, sugli scrittori bolognesi per le "aggiunte" all'opera di Giovanni Fantuzzi
Notizie degli scrittori bolognesi; lasciò in eredità le proprie raccolte al nipote Giuseppe, mercante e possidente, figlio del fratello Giacomo Filippo, come attestato di riconoscenza per averlo "sollevato e soccorso" nel corso delle proprie disavventure economiche (ASBo, Apertura del testamento di B. Monti cit.). L'Inventario stragiudiziale dell'eredità (ASBo,
Ufficio del Registro, Copie degli atti, libro 1978, Rep. n. 321, 11 lug. 1826) comprende l'elenco dei libri, dei manoscritti e delle stampe posseduti da Monti; parte delle raccolte fu dispersa dopo la sua morte o da lui alienata in vita per far fronte alle necessità economiche. Il letterato, bibliofilo e collezionista bolognese Francesco Tognetti entrò in possesso delle raccolte di Monti poco dopo la morte di questi. Nel 1850 il Comune di Bologna acquistò da Luigi Tognetti, figlio di Francesco, destinandola alla Biblioteca municipale, parte di una raccolta di manoscritti risalenti ai secoli XVII-XVIII, di argomento letterario e storico-artistico, di provenienza Monti, integrata nel 1854 mediante un successivo acquisto; i manoscritti Monti furono in seguito ripartiti tra le raccolte
Manoscritti A (di carattere generale) e i
Manoscritti B (di ambito bolognese), a seconda dell'argomento, nonché tra diversi fondi speciali, tra cui il fondo
Bernardo Monti e il fondo
Francesco Tognetti.
Fondo archivistico/raccolta: Bernardo Monti
Raccolta iconografica:BCABo, Gabinetto Disegni e Stampe: materiali di provenienza Monti, pervenuti tramite doni e acquisti da Francesco Tognetti, nella raccolta
Collezione dei ritratti e 5 voll. di ritratti (collocazione prec. 18.K.I.26-30)
Altre risorse collegate:- BCABo, manoscritti di provenienza Monti, pervenuti tramite doni e acquisti da Francesco Tognetti e inseriti nelle raccolte
Manoscritti A e
Manoscritti B-
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Date di redazione/revisione: 2021