Soggetti produttori

Società Felsinea, 1862-1901

ID Soggetto produttore: ITBO0304SP448

Tipologia: Ente

Forma autorizzata del nome: Società Felsinea, 1862-1901

Altre forme del nome: Circolo Felsineo, 1862-1901; Società Felsinea (SBN)

Date di esistenza: 1 gennaio 1962 - 31 marzo 1901

Funzioni, occupazioni e attività: Associazione ricreativa

Storia istituzionale: Il 28 aprile 1861, in palazzo Loup, in piazza Calderini a Bologna, venne fondata la Società della Guardia nazionale, detta "Il Palladio", presieduta dal dottor Francesco Buratti. L'intento era quello di costituire "un luogo comune di ritrovo" dove i soci potessero riunirsi, conversare, leggere, ricrearsi e - anche di fronte alla realtà di battaglioni della Guardia nazionale che ancora transitavano per Bologna e che necessitavano di un luogo di riunione - contribuire al miglioramento della presenza della Guardia nazionale e del decoro della città. Dietro proposta di Gustavo Vicini, Augusto Aglebert, Alfonso Malvezzi, Luigi Goretti e Augusto Salina furono raccolte firme di adesione per fondare una società con il nome di Circolo della Guardia nazionale di Bologna, definita quasi subito Società della Guardia nazionale. La prima riunione si tenne il 20 gennaio 1861 in Palazzo dei Notai e venne sancita la costituzione del sodalizio con la nomina di due commissioni incaricate di redigere lo statuto, di definire la parte amministrativa e di trovare una sede, che fu individuata nel Palazzo Loup di piazza Calderini. Gli inizi furono burrascosi. Fin da subito si delineò la necessità di sopprimere dallo statuto, per ragioni di decoro, uno dei fini iniziali della società e cioè quello di tener alto lo spirito della Guardia nazionale. Arrivò inoltre un monito del Ministro dell'Interno perché non vi fossero ingerenze nella gestione della Guardia nazionale. Venuta a mancare così la ragione per cui il club bolognese aveva assunto il nome di Società della Guardia nazionale, dal primo gennaio la denominazione fu cambiata in Società Felsinea. Il circolo era frequentato dalla borghesia bolognese; potevano aderire sia gli ufficiali, che i semplici militi. Erano permessi giochi di passatempo e vietati quelli d'azzardo e venivano organizzate feste da ballo, anche per beneficenza, e rappresentazioni. Per entrare si pagava una quota mensile. La Società venne definitivamente chiusa al 31 marzo 1901, in quanto non era più possibile "conseguire interamente gli scopi voluti dallo statuto nell'interesse dei soci e per il decoro cittadino e di continuare la tradizione della società benemerita per concordia di patriottismo e per splendidezza di ospitalità signorile". Il circolo si era pian piano svuotato di soci e non era più luogo di ritrovo come quando "la parte eletta della cittadinanza frequentava le sale quando esse erano consueto ritrovo di uomini illustri nella scienza e nella politica". Fu tentata una fusione con il Circolo Filologico bolognese ma l'esperimento fu vano: la riduzione dei soci aveva portato a un disavanzo economico - nonostante la riduzione delle spese - che non permetteva più il proseguimento delle attività statutarie della Società.

Fondo archivistico/raccolta:
Società Felsinea

Altre risorse collegate:
BCABo, fondo speciale Malvezzi de' Medici, b. 154, fasc. 10, "Società Felsinea: programmi e inviti a stampa per concerti e manifestazioni diverse", 1871-1890.

Date di redazione/revisione: 2022

Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Data di pubblicazione: febbraio 2023
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