IL COMUNE DI BOLOGNA - RIVISTA MENSILE DEL COMUNE DI BOLOGNA 1915-1939
La rivista online
La base dati, realizzata grazie al contributo della fondazione Cassa di Risparmio
in Bologna, è la versione digitale della rivista municipale nelle
annate dal 1924 al 1939. Nata nel 1915 come strumento di informazione civica
gestito direttamente dall'Amministrazione comunale, la pubblicazione, in
un primo periodo essenzialmente dedicata alla statistica e alla demografia,
col passare degli anni assume sempre più evidenti ambizioni editoriali.
Interrotta nel 1939 riprenderà solo nel dopoguerra, a partire dal
1948 e fino al 1994, quando cesserà definitivamente la storia della
rivista.
La versione on line della rivista è limitata, per il momento, alle
annate 1924 - 1939, particolarmente significative sia per il contenuto culturale
degli articoli pubblicati in questo periodo, sia perchè documentano
le strategie comunicative messe in atto dal Regime per acquisire il consenso.
In ogni fascicolo vi è una prima parte composta da articoli di argomento
vario, ma soprattutto culturale, una seconda di brevi rubriche più
o meno fisse e una terza parte con tabelle e diagrammi demografici e statistici.
Gli articoli sono in genere accompagnati da una ricca e preziosa componente
illustrativa, nella quale si fa largo impiego dell'immagine fotografica.
L'uso della fotografia, in particolare per fini propagandistici, aumenta
poi esponenzialmente con il progressivo consolidarsi del Regime.
La base dati contiene tutte le pagine della rivista per gli anni 1924 -
1939 (21.215 pagine) ed inoltre sono state "ritagliate" tutte le illustrazioni
(13.975) e trascritte le relative didascalie; per agevolare la ricerca,
sono stati infine trascritti sia gli indici originali della rivista che
gli indici realizzati nel 1980 dal bibliotecario Roberto Landi (5.673 titoli,
662 autori, 445 soggetti, 244 nomi di luoghi e 1.018 nomi di persone).
La storia della rivista
All'inizio del 1915 l'Amministrazione comunale di Bologna decide di avviare la
pubblicazione di una rivista mensile: nasce così
La Vita cittadina.
Bollettino mensile di cronaca amministrativa e di statistica che esce,
con cadenza mensile, fino a tutto il 1920, quando il rapido peggiorare della
situazione politica, culminato nei tragici fatti di Palazzo d'Accursio del
21 novembre porta l'Amministrazione comunale a decidere l'interruzione delle
pubblicazioni.
Nel corso del 1923 vengono dati alle stampe solo dei bollettini statistici,
mentre la rivista vera e propria torna ad uscire dall'inizio del 1924 in
un frangente storico e politico però del tutto diverso rispetto a
quello nel quale se ne era interrotta la pubblicazione: al governo del Paese
c'ora il Partito Nazionale Fascista guidato da Mussolini che sta instaurando,
anno dopo anno, un regime sempre più autoritario e liberticida. All'inizio,
questo mutato orientamento politico non sembra incidere troppo sulla rivista
municipale bolognese che rispetto all'epoca prefascista cambia solo il titolo,
che diventa
Bollettino del Comune di Bologna.
Nel 1925, la rivista cambia ancora titolo, diventando
Il Comune di
Bologna, nome che manterrà per dieci anni. A partire da questo
momento aumenta in maniera graduale e costante l'interesse per i temi politici
e quindi il controllo e il condizionamento da parte del Regime. Questo cambiamento
avviene proprio in coincidenza con la comparsa, nel dicembre del 1926, al
posto della figura del sindaco, del primo podestà fascista, Leandro
Arpinati, il quale affida la direzione della rivista a Ivo Luminasi, suo
fedele collaboratore che la dirigerà fino agli ultimi mesi del 1933.
In questo anno, caduto in disgrazia lo stesso Arpinati, responsabile diretto
della pubblicazione torna ad essere il podestà: prima Angelo Manaresi,
poi il commissario prefettizio Renato Pascucci, infine Cesare Colliva. Nel
frattempo, dopo oltre dieci anni, con l'inizio del 1935 è cambiato
il titolo della rivista che diventa semplicemente
Bologna. Rivista mensile
del Comune.
La pubblicazione cessa con il numero di agosto-settembre-ottobre 1939 dedicato
a Bologna e l'autarchia, riprenderà poi nel 1948 e fino al 1994.
Bibliografia essenziale
Angelo Varni, Gli anni della guerra. Il difficile rapporto
fra tutela degli interessi generali e scontro delle ideologie, in
Amministrazioni locali e stampa in Emilia Romagna, 1889-1943.
- Bologna : Centro Emilia Romagna per la storia del giornalismo, 1984.
(Atti del Convegno tenuto a Ferrara nel 1982), p. 275-308
Pier Paola Penzo, Bologna moderna, l'idea di urbanistica nella rivista
municipale (1924-32). «Quasar : quaderni di storia dell'architettura
e restauro», 24-25 (2000-2001), p. 87-94.
Francesco Casadei, La rivista del comune : una fonte per la storia
di Bologna negli anni del fascismo, «Resistenza oggi : quaderni
di storia contemporanea bolognese», 4 (2003), p. 61-73
Maurizio Avanzolini, Marcello Fini, All'ombra del Littorio. Vita cittadina e propaganda fascista nella rivista mensile del Comune di Bologna dal 1924 al 1939, «L'Archiginnasio. Bollettino della Biblioteca comunale di Bologna», (2007), p. 568-606