Le modeste rendite fondiarie di cui disponeva consentirono a Oretti
non solo di incrementare con acquisti la biblioteca e le raccolte personali
di oggetti d'arte e antiquaria, ma anche di compiere numerosi viaggi
nella propria regione e in Italia, principalmente allo scopo di osservare
le opere d'arte di cui aveva notizia.
Soprattutto nella seconda metà degli anni Settanta visitò
la Lombardia, il Veneto, la Romagna, le Marche e tutto lo Stato pontificio,
la Toscana e Napoli.
Tra i manoscritti originali di Oretti cinque riguardano i viaggi (B.96bis,
B.97,
B.107,
B.165/II,
B.291);
ciascuno dei fascicoli - circa quindici - da cui sono composti, è
dedicato a una diversa città. Vi sono presenti, insieme a informazioni
tratte da fonti a stampa e manoscritte solo di rado chiaramente identificate,
appunti presi sul posto dall'Oretti, spesso in forma di disegni di edifici
o di particolari architettonici, tra cui si segnalano gli schizzi relativi
alla città di Ravenna (ms. B.291).