I manoscritti di Marcello Oretti

Biografia di Marcello Oretti (1714-1787)

Marcello Oretti nacque a Bologna il 27 dicembre 1714 da famiglia nobile, ma non titolata né senatoria. Terzogenito di Francesco Antonio Oretti e di Camilla Fabri, era nipote per parte di madre di Marcello Malpighi. Il padre fu dottore di filosofia e di medicina e lettore pubblico, amatore delle belle arti, nonché amico dei pittori Gian Giuseppe dal Sole e Felice Torelli, e dello scultore Giuseppe Mazza. Il giovane Marcello fu educato secondo la sua nobile condizione, applicandosi alle lettere e all'arte del disegno. Realizzò incisioni, dipinti e anche decorazioni di stanze in diversi edifici. Si dedicò prevalentemente agli studi di carattere storico-artistico, all'erudizione e al collezionismo di rarità naturali, numismatiche e di antichità.

ms. B.149 lapide sepolcrale
Dell'abilità di M. Oretti come disegnatore rimane traccia negli schizzi che corredano le pagine di alcuni suoi manoscritti, come ad esempio questo rilievo di lapide sepolcrale preceduto da una griglia tracciata per il rilievo di altra un'altra lapide (ms. B.149, c. 45 recto visibile in trasparenza, c. 46 recto).
Compì numerosi viaggi in Italia (in particolare in Veneto, Marche, Liguria, Piemonte, Lombardia, Campania, ...) ed esplorò molte remote località della propria regione, allo scopo di osservare personalmente le opere d'arte di cui aveva notizia. Per tutta la vita Oretti raccolse notizie relative alla storia dell'arte, mediante corrispondenze con eruditi, artisti, numismatici, amatori d'arte e parroci conosciuti nei suoi frequenti viaggi, ma anche attraverso lo spoglio di documenti d'archivio e lo studio dei volumi conservati nella ricca biblioteca personale. Scrisse moltissimo, ma non pubblicò nulla, raccogliendo le sue conoscenze in una sessantina di volumi manoscritti. Per i suoi meriti di cultore d'arte fu nominato Accademico d'onore dell'Istituto delle Scienze di Bologna e aggregato, per volere del senatore Giovanni Francesco Federighi, all'Accademia Reale del Disegno di Firenze nel 1774.
Morì a Bologna nel 1787. Di lui non è stato al momento identificato alcun ritratto; l'erudito e studioso di storia dell'arte Gaetano Giordani nel suo Ragguaglio bibliografico intorno a Marcello Oretti e suoi manoscritti (Bologna, Nobili e Comp., 1835) scrive:

"Da chi il conobbe di vista egli si descrive per un uomo di statura piuttosto piccola, ben composto di membra, di fisionomia simpatica, di modi graziosi e civili. Ei vestiva con pulitezza, e trattossi nobilmente fino al termine de' suoi giorni a misura del suo grado e delle sue facoltà ... La vita sua fu onorata ed esemplare".

Il ms. B.407 (c. 407) conserva una nota autobiografica redatta da Oretti:

"Nacque a Bologna Marcello Giovanni Antonio figlio di Francesco Antonio Oretti di Philosophia e Medicina Dottore Collegiato Lettor publico, e di Camilla Fabri sua moglie il giorno 27 dicembre 1714 e battezzato nella Chiesa catedrale di Bologna. Fu posto dal Padre alle Scuole de' Padri Gesuiti e fece il corso de' studi e qualche anno ancora la Philosophia e nello stesso tempo la lingua Francese e Tedesca. Ebe li principi del disegno dal Signor Ludovico Mattioli e indi da Donato Creti intagliò in rame e usava la presente marca M. Andò ad alcune città della Romagna e specialmente in Ravenna dove disegnò tutto ciò che vi è di antico di fabriche e sepolcri, scorse la Lombardia e più volte lo Stato Veneto e da per tutto copiò le pitture più singolari nelle Chiese e se ne formò un libro. Dipinse d'ornamento tutto un Palazzino di delizia al Porto Naviglio e molti altri in Casa Arnoaldi e sua propria e al Signor Sindico Castelli suo amorevole. Sculture di cera con figurine di piccolissimo lavoro fatto in frezza etc. Verona l'Oratorio de' Filippini ed in Chiesa suoi dipinti. Casa Muselli il disegno del San Giorgio ed altri molti rami intagliati di figure. Un libro delle Antichità di Ravenna a penna e acquarello. Altro Libro di Medaglioni di Uomini illustri Bolognesi e Forestieri presso il Giacomo Biancani. Altro libro della Delizia Salaroli presso il Marchese di detta Casa. Altro libro con più di ottanta copie di tavole d'altare fatte parte in Bologna e in altre città. In Verona fece tre copie del quadro famoso del Martirio di San Giorgio dipinto dal gran Paolo Cagliari nella Chiesa di detto santo. Una nel famoso Museo del Marchese Muselli, altro acquistato da una gran Signora Inglese in Venezia, altro presso l'Autore".

(trascrizione pubblicata in: Marcello Oretti, Raccolta di alcune marche e sottoscrizioni praticate da pittori e scultori, Firenze, SPES, 1983, Nota biografica di Giovanna Perini, p. III):

ms. b. 406
Tavola de' pittori, scultori, architetti bolognesi, e di altri autori della scuola di Bologna descritti secondo il tempo che fiorirono. I manoscritti orettiani comprendono, oltre alle opere redatte in forma compiuta, anche volumi costituiti da materiali di lavoro, brogliacci, appunti, note ed elenchi, ove parti di notevole estensione risultano cancellate con tratti di penna, con ogni probabilità in quanto utilizzati o copiati 'in corso d'opera', (ms. B.406, pp.182-183).
ms B. 111 marca gatto
Raccolta di alcune marche e sottoscrizioni praticate da pittori, e scultori nelle sue opere, e di altre iscrizioni degne di memoria, ms. B.111, cc. 100 verso e 101 recto, con disegno della marca di "Federico Barrocci da Urbino", rappresentata da un gatto.
Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Data di creazione: aprile 2020
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