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29 GENNAIO 1944
ALLARME inizio: 11.30 - fine: 12.50 - durata: 1.20 ORA d'inizio 12 AEREI n. 39 (cfr. Gastone Mazzanti, Obiettivo Bologna) VITTIME 31 morti - 47 feriti DANNI EDILIZI 105 edifici distrutti - 154 semidistrutti - 118 lesionati
Il bombardamento del 29 produce i maggiori danni ai monumenti. In tre successive
ondate, tra le 11.30 e le 12.50, vengono distrutti l'antico Teatro Anatomico in
legno e la Cappella dei Bulgari all'Archiginnasio, il teatro del Corso e la chiesa
di San Giovanni in Monte, l'oratorio di San Filippo Neri e la casa natale di Guglielmo
Marconi. Viene inoltre gravemente danneggiata la sede del quotidiano cattolico
"L'Avvenire d'Italia" in via Mentana. I rifugi antiaerei resistono, i
morti sono 31. Nei giorni seguenti il bombardamento, il personale dell'Archiginnasio
si impegna a recuperare migliaia di manoscritti e libri spesso smembrati e lacerati.
Questa nei dettagli la descrizione dell'incursione aerea del 29 gennaio 1944, sulla base dei documenti pubblicati da Gastone Mazzanti, Obiettivo Bologna, cit., p. 104-119.
"Il Comando unificato inglese e americano della 15 Air Force decise una vasta azione per
il giorno 29 gennaio, in cui sarebbero stati impegnati vari gruppi appartenenti
al 5th Bomb Wing. Solo uno di questi gruppi riuscì a raggiungere l'obiettivo
stabilito, data la situazione meteorologica sfavorevole, e quindi, come previsto
dagli ordini ricevuti, gli altri gruppi modificarono il loro bersaglio e si diressero
su altri obiettivi situati in Italia Centrale. Così le 41 Fortezze Volanti del
301° Bomber Group decollate alle 8.31 da Cerignola, in provincia di Foggia,
si diressero verso Prato, ma dato che il bersaglio era completamente oscurato
dalle nuvole, il comandante del gruppo decise di dirigersi verso Bologna, dove
la visibilità era di circa 20-30 km, e ritenne dunque possibile colpire lo scalo
ferroviario: 39 Fortezze Volanti (una era rientrata alla base, un'altra sganciò
le bombe su un obiettivo diverso), da un'altezza di 26.700 piedi (poco più
di 8000 metri) sganciarono 468 bombe da 500 libbre (227 Kg.) per un totale di 117 tonnellate.
L'azione si svolse sotto il fuoco intenso e preciso della contraerea pesante,
che danneggiò 15 quadrimotori, due in modo grave."
Nel rapporto finale dell'incursione, si fa riferimento a molti colpi caduti nelle
zone cittadine, con bombe disseminate verso sud e sud-est, per circa 2 km: una
di queste colpì il palazzo dell'Archiginnasio, che dista circa 1500 metri
dalla Stazione Centrale.
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