Enrico Sacchetti, Robes et femmes

La donna nell'arte agli inizi del XX secolo/1

Nelle arti figurative di un'Europa che cambia volto la femme fatale è un'icona della Secessione e dell'Art Nouveau in cui le donne 'peccatrici', 'dominatrici', 'seduttrici' non sono più additate al pubblico e alla compassione della morente società borghese dell'Ottocento, ma venerate come dee e idoli di una cultura nuova, più libera e insieme schiava delle sue grandi passioni. La donna angelicata (ispirazione dei Preraffaelliti come Dante Gabriel Rossetti e Burne-Jones) si trasforma nella fatale donna-vipera klimtiana.

Ad inizio secolo, sullo sfondo della Belle Époque, a chiudere in chiave ancora squisitamente Liberty il ciclo delle alternanze delle femme fatale, Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 - Parigi, 1931) interpreta la più alta eleganza femminile ritraendo donne dalla personalità autonoma e irriverente, talvolta in pose ambigue che stanno tra il salotto e il teatro, secondo un'estetica decadentistica.


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