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Attività pericolose e caccia
Si cerca di intervenire in campo venatorio per limitare abusi e
regolare l'esercizio della caccia vietando ai forestieri l'uccellagione
e l'uccisione di lepri, fagiani, quaglie e altri animali selvatici
nel territorio bolognese.
La stessa proibizione valeva anche per tutti i contadini sia che
la caccia fosse praticata con archibugi o schioppi che con reti.
Eccezion fatta per i gentiluomini e gli abitanti della città
ai quali era consentita "ad ogni loro piacere andar a caccia
reale col cane a rete solamente"
Il sospetto di un provvedimento di difesa classista più
che di tutela ambientale è più che legittimo!
Sempre a proposito di armi e polvere da sparo, tra le attività
pericolose e in un certo modo inquinanti, che dire dell'attualissimo
problema di tenere o fabbricare in casa o bottega polveri da fuoco
o d'archibugio, e della ancora più pericolosa presenza di
botteghe di "spolverini", ossia di commercianti di polvere
da sparo, addirittura sotto la nostra bella e simbolica torre Asinelli?
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