Soggetti produttori
Goretti, Maria Sara, 1907-2001
ID Soggetto produttore: ITBO0304SP187
Tipologia: Persona
Forma autorizzata del nome: Goretti, Maria Sara, 1907-2001
Altre forme del nome: Goretti, Maria; Goretti, Maria Sarina; Goretti, Maria Sara, insegnante, (Firenze 1907 - Bologna 2001) (SIUSA); Goretti, Maria <1907-2001> (SBN)
Date di esistenza: Pistoia, 7 gennaio 1907 - Bologna, 10 settembre 2001
Funzioni, occupazioni e attività: Insegnante di filosofia, storia e pedagogia nelle scuole medie superiori, scrittrice e saggista, collaboratrice di riviste e periodici
Biografia: Maria Sara Goretti (il nome "Maria Sara" si alterna con la forma "Maria" ed entrambe vengono utilizzate dall'autrice per firmare le proprie pubblicazioni), nata a Pistoia il 7 gennaio 1907 e deceduta a Bologna il 10 settembre 2001, apparteneva ad una famiglia di ferventi liberali distintasi durante le guerre di indipendenza, a partire dal bisnonno materno di antica nobiltà bizantina, Demetrio Corgialegno (Argostoli, 1785 - Firenze, 1861), combattente per l'indipendenza della Grecia al fianco di Byron, fino al nonno materno, il garibaldino Torello Ancillotti (Montelupo, 1843 - Firenze, 1899), insignito di medaglia d'argento durante la Terza Guerra d'Indipendenza. Il bisnonno Demetrio, fondatore dell'eteria a Corfù e ad Argostoli, sua città natale, ebbe anche il merito di organizzare e sollecitare, tramite le sue conoscenze toscane, il dono di una significativa quantità di volumi da parte del granduca di Toscana Leopoldo II a favore della neonata Università di Atene, negli anni tra il 1838 e il 1842. Torello Ancillotti, amico del figlio di Demetrio Corgialegno, Carlo (insieme al quale nel 1859 aveva raggiunto Garibaldi), ne sposò nel 1871 la sorella Demetria (Maria Goretti ricorda la nonna col nome di Demetria, mentre sull'atto di nascita, rilasciato dal Comune di Firenze nel 1927, la madre Beatrice Caterina Enrichetta risulta essere figlia di Torello Ancillotti e Marianna Corgialegno). Dopo essere stato impiegato alla Biblioteca Nazionale di Firenze nel reparto di stampe e araldica, si distinse nel campo delle arti figurative sotto l'influenza dei Macchiaioli, operando in Francia, tra Parigi e Rouen, e partecipando anche all'Esposizione Universale di Parigi del 1889. La figlia di Torello, Beatrice (Firenze, 1876 - Pistoia, 1937), madre di Maria, seguì le orme paterne, frequentando l'Accademia di Belle Arti a Firenze e la Scuola del Nudo di Giovanni Fattori. Il 1901 vide la sua partecipazione al Concorso Alinari
La Divina Commedia novamente illustrata da artisti italiani. Parallelamente alla pittura - che l'aveva portata ad un burrascoso legame con l'artista Giovanni Costetti, prima dell'incontro con Andrea Goretti (1871-1967), padre di Maria - Beatrice si dedicò in modo instancabile durante la prima guerra mondiale all'attività di infermiera. Anche Maria in seguito, durante la Seconda Guerra Mondiale, prestò servizio nella Croce Rossa, avendo frequentato sin dagli anni Trenta i corsi per allieva infermiera. Le oltre seicento opere di Torello e Beatrice Ancillotti sono ora custodite alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze a Palazzo Pitti, in seguito alla donazione fatta nel 1979 da Maria. Il 29 novembre 1929 Maria Goretti, a 22 anni, si laureò in filosofia presso la Regia Università di Firenze, conseguendo poi il diploma di perfezionamento in filosofia morale nel 1930. A questa prima laurea fece seguito quella in giurisprudenza - con Pietro Calamandrei come relatore - sempre presso la Regia Università di Firenze, l'8 luglio 1937, l'abilitazione all'esercizio della professione forense, conseguita presso la Corte d'Appello di Bologna e quindi l'iscrizione all'Albo dell'Ordine degli Avvocati. Una ricevuta attesta la sua iscrizione nel registro degli avvocati e procuratori della Confederazione Fascista Professionisti e Artisti. Durante i suoi studi universitari fu anche fondatrice della sezione femminile del Gruppo Universitario Fascista di Pistoia. Nonostante l'interesse per i problemi legati alla delinquenza minorile, ed alcuni studi di carattere giuridico, la vittoria al concorso per cattedre di filosofia, pedagogia ed economia politica nel 1934 segnò la sua strada, che sarebbe stata per tutta la vita quella dell'insegnamento di storia, filosofia e pedagogia negli istituti superiori, dall'Istituto magistrale parificato delle Suore Mantellate di Pistoia (1932-1934), al Regio Istituto magistrale Valfredo Carducci di Forlimpopoli (1934-1935), al Regio Istituto magistrale Giosue Carducci di S. Miniato (1935-1939), fino al suo approdo a Bologna, prima presso il Regio Istituto magistrale Laura Bassi (1939-1948), poi presso il Liceo classico Marco Minghetti (1948-1975). La sua ampia produzione spazia dagli studi filosofico-giuridico-pedagogici, con oltre una settantina di contributi (su Vico, Mandeville, Locke, Rousseau, Platone, don Bosco, ecc.) alla collaborazione con numerose riviste e con la casa editrice Le Monnier, per la quale curò la collana
Testi di filosofia e pedagogia ad uso delle scuole, prima insieme al fondatore della stessa, il filosofo Eustachio Paolo Lamanna - autore di numerose pubblicazioni presso Le Monnier - ed in seguito con Domenico Pesce, già allievo di Lamanna e docente di storia della filosofia all'Università di Parma. La collaborazione con Lamanna, del quale la Goretti aveva avuto modo di seguire le lezioni di storia della filosofia all'ateneo fiorentino, si concretizzò anche in una serie di fortunate opere più volte ristampate. La produzione poetica si affianca a quella saggistica, con prove particolarmente interessanti ed attiva partecipazione all'estremo futurismo, segnata anche dalla collaborazione con la rivista «Futurismo oggi» e dall'animazione del "Gruppo Futurista Bolognese G. Marconi", che aveva sede presso la sua abitazione di Via S. Isaia 78, dove la Goretti risiedette fino alla prima metà degli anni Sessanta, prima di trasferirsi in Via Grimaldi 6. Scrittrice di favole e racconti per l'infanzia, si occupò anche di problemi educativi, legati in particolare alla scuola primaria. Come unica discendente della sua famiglia, così ricca di storia ed arte, ebbe cura di trovare una sistemazione che valorizzasse il patrimonio a lei tramandato (con donazioni a Palazzo Pitti, al Museo di Argostoli, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e alla Biblioteca dell'Archiginnasio), affiancando studi che permettessero di mantenere la memoria delle vicende familiari.
Scheda/e Soggetto Produttore completa/e:Goretti Maria Sara (SIUSA)
Fondo archivistico/raccolta: Maria Sara Goretti
Fondo librario: GORETTI
Altre risorse collegate:- Galleria d'Arte Moderna di Firenze a Palazzo Pitti: 600 opere di Torello e Beatrice Ancillotti, donate da Maria Sara Goretti nel 1979
- Corgialenios historical and cultural museum di Argostoli (Grecia, Cefalonia): lettere, suppellettili e opere a stampa relativi a Demetrio Corgialegno (Argostoli, 1785 - Firenze, 1861), bisnonno materno di Maria Sara Goretti, combattente per l'indipendenza della Grecia al fianco di Byron, fondatore dell'eteria a Corfù e ad Argostoli, sua città natale
Date di redazione/revisione: 2021