Marcello Dudovich, Corso
Munchen, Albert Langen, [1913-1914], 32 tavole
BCABo, 18*.D.I.80; provenienza: acquisto
presso la Libreria Nanni di Bologna, 1950, £ 1.200 |
Marcello Dudovich : Corso |
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Quest'album conferma il successo ottenuto da Dudovich e la sua
fama di maggior interprete dell'eleganza della Belle Époque;
si tratta di una preziosa silloge di 32 tavole già pubblicate
per la rivista politico-satirica tedesca "Simplicissimus",
fondata a Monaco nel 1896, e ripubblicate dall'artista col medesimo
editore poco prima dell'inizio della Grande Guerra.
Infatti nel 1910 Marcello Dudovich aveva lasciato Milano per raggiungere
la città di Monaco, accettando l'offerta dell'editore Albert
Langen, che gli aveva proposto di collaborare con la sua rivista,
il "Simplicissimus", di cui era direttore assieme a Thomas
Theodor Heine. Dudovich illustrerà per circa quattro anni
la pagina mondana del giornale tedesco, entrando in contatto e collaborando
con gli esponenti di spicco della grafica tedesca quali Kainer,
Schultz, Heine e Thöny.
L'esperienza straordinaria che Dudovich vivrà dal 1910 al
1914, per committenza della redazione, è appunto legata al
ruolo di 'inviato speciale' nelle più rinomate località
di villeggiatura e di svago in tutta Europa. Con la sua grafica
offriva una viva testimonianza delle abitudini mondane dell'alta
società internazionale. L'artista stesso ricordando quegli
anni scriverà:
Lasciatemi parlare con gioia di un tempo in cui
gli inviati speciali non venivano spediti sui campi di battaglia,
ma su campi di corse e di golf, a Parigi, Londra, a Montecarlo,
a Deauville, per ritrarvi belle donne, la mondanità elegante,
le raffinatezze della moda. Si viaggiava da una nazione all'altra
senza passaporto e senza carta d'identità: una cosa meravigliosa
.
In queste località à la page poté godere,
grazie all'incarico ricevuto dal suo editore, di soggiorni in alberghi
di lusso e della partecipazione ad eventi di cui egli mantenne poi
in vita un religioso ricordo. L'artista si calò in una nuova
dimensione e il suo occhio colse tutte le sfumature delle atmosfere
snob di quel mondo dorato:
A Deauville, all'ora dell'aperitivo, la passeggiata
era affollata dalle più belle donne che abbia mai visto,
e dai più eleganti e opulenti cavalieri. La sera, al teatro
del Casinò. Dopo il teatro le giovani e vecchie signore
coprivano le tavole della roulette e dello chemin de
fer di monete e di biglietti di grosso taglio, con una sovrana
indifferenza.
Dudovich rimarrà al "Simplicissimus" fino allo
scoppio della prima guerra mondiale, "quando non poté
sopportare, egli figlio di un garibaldino, che i suoi disegni uscissero
vicino alle vignette umoristiche che denigravano l'Italia".
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