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«La Plebe», Milano, 11 gennaio 1876BCABo, FABBRI 126Pochi mesi prima dell'inizio del processo, il corrispondente de «La Plebe» pubblica la cronaca di una visita ad Andrea Costa e ad Alceste Faggioli in carcere a Bologna.
Mentre Costa gode di ottima salute e occupa il tempo leggendo e studiando, Faggioli risulta indebolito dalla malattia di cui già soffre, la tubercolosi, a causa della quale morirà cinque anni dopo.
La «Gazzetta dell'Emilia», Bologna, 16 marzo 1876BCABo, 19. G. 1La «Gazzetta dell'Emilia» dedica molto spazio al "Processo degli internazionalisti" fin dal primo giorno, e come tutte le altre testate cittadine non manca di notare l'aspetto curato, rassicurante e imberbe dei 79 imputati, di cui riporta meticolosamente nome, professione ed età.
La «Gazzetta dell'Emilia», Bologna, 16 marzo 1876BCABo, 19. G. 1La «Gazzetta dell'Emilia» dedica molto spazio al "Processo degli internazionalisti" fin dal primo giorno, e come tutte le altre testate cittadine non manca di notare l'aspetto curato, rassicurante e imberbe dei 79 imputati, di cui riporta meticolosamente nome, professione ed età.
Difesa proferita per Andrea Costa nelle udienze 18 e 19 maggio 1876 del processo degli internazionalisti alle Assisie di Bologna dal prof. avvocato Giuseppe Ceneri , Bologna, Nicola Zanichelli, 1876BCABo, 17. Storia Civile e politica. Cause criminali, Cart. X 7, 3Arringa difesiva del celebre avvocato bolognese Giuseppe Ceneri, già garibaldino e futuro senatore democratico del Regno. Sul frontespizio si nota la dedica manoscritta dell'autore al medico e professore bolognese Ferdinando Verardini.
Processo degli internazionalisti: difese proferite dall'avvocato Giuseppe Barbanti per Costa Andrea e Matteuzzi Vincenzo, Bologna, Società tipografica dei Compositori, 1876BCABo, 6. Cause Civili, Cart. Z, 35L'avvocato Giuseppe Barbanti-Bròdano, che aveva preso parte all'organizzazione dell'insurrezione, nonostante la giovane età entra a far parte del collegio difensivo di Andrea Costa; la sua arringa difensiva diventa un'acclamata apologia dell'Internazionale.
«Corriere della sera», Milano, 26-27 marzo 1876BCABo, M.P. 28/1Enrico Panzacchi, poeta e politico bolognese, tiene la corrispondenza relativa al processo degli internazionalisti per conto del «Corriere della sera», quotidiano milanese appena fondato. In conformità al carattere dell'autore, la cronaca giudiziaria assume i toni della nota di costume.
«La Patria», Bologna, 25-26 aprile 1876BCABo, A. 2344«La Patria» informa sulle testimonianze difensive di Giosue Carducci, Aurelio Saffi e Quirico Filopanti; sia Carducci, sia Filopanti esprimono puntualizzazioni al momento di giurare sul Vangelo.
«La Patria», Bologna, 25-26 aprile 1876BCABo, A. 2344«La Patria» informa sulle testimonianze difensive di Giosue Carducci, Aurelio Saffi e Quirico Filopanti; sia Carducci, sia Filopanti esprimono puntualizzazioni al momento di giurare sul Vangelo.
«La Patria», Bologna, 25-26 aprile 1876BCABo, A. 2344«La Patria» informa sulle testimonianze difensive di Giosue Carducci, Aurelio Saffi e Quirico Filopanti; sia Carducci, sia Filopanti esprimono puntualizzazioni al momento di giurare sul Vangelo.
«La Patria», Bologna, 25-26 aprile 1876BCABo, A. 2344«La Patria» informa sulle testimonianze difensive di Giosue Carducci, Aurelio Saffi e Quirico Filopanti; sia Carducci, sia Filopanti esprimono puntualizzazioni al momento di giurare sul Vangelo.
Parole di Andrea Costa ai giurati della Corte d'Assise di Bologna nell'udienza del 16 giugno 1876, Bologna, Stab. Tip. Monti, 1876BCABo, 5. Biografie ed Elogi, Cart. C. 17, 73La famosa autodifesa di Andrea Costa trasforma il processo in una grande cassa di risonanza per le idee dell'internazionalismo, e viene stampata e diffusa anche in forma di manifesto.
«Monitore di Bologna», Bologna, 18 giugno 1876BCABo, 17. D. III.Il «Monitore di Bologna» comunica l'avvenuta conclusione del processo, risoltosi con la totale assoluzione degli imputati ed il loro rilascio. Nonostante la grande affluenza di pubblico registrata nei primi mesi, la testata ritiene che il processo sia stato nel suo complesso "lungo e anche alquanto noioso".
«Monitore di Bologna», Bologna, 18 giugno 1876BCABo, 17. D. III.Il «Monitore di Bologna» comunica l'avvenuta conclusione del processo, risoltosi con la totale assoluzione degli imputati ed il loro rilascio. Nonostante la grande affluenza di pubblico registrata nei primi mesi, la testata ritiene che il processo sia stato nel suo complesso "lungo e anche alquanto noioso".
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«Re Quan-Quan», Genève, dicembre 1876BCABo, FABBRI 186Il «Re Quan-Quan» è uno dei giornali stampati da Carlo Terzaghi, informatore del questore di Torino, smascherato nel 1872 in un'inchiesta interna diretta da Carlo Cafiero e quindi espulso dalla Federazione italiana dell'Internazionale nell'anno successivo.
Secondo Pier Carlo Masini, autore di una documentata storia degli anarchici italiani, i giornali di Terzaghi "grondano da ogni articolo maldicenza e diffamazione": nel primo numero, fra allusioni volgari e attacchi personali, troviamo un'invettiva contro Carducci, autore della lapide per il defunto Piccinini, e malevole insinuazioni collegate alla spedizione ai Prati di Caprara e ai suoi organizzatori.
«Re Quan-Quan», Genève, dicembre 1876BCABo, FABBRI 186Il «Re Quan-Quan» è uno dei giornali stampati da Carlo Terzaghi, informatore del questore di Torino, smascherato nel 1872 in un'inchiesta interna diretta da Carlo Cafiero e quindi espulso dalla Federazione italiana dell'Internazionale nell'anno successivo.
Secondo Pier Carlo Masini, autore di una documentata storia degli anarchici italiani, i giornali di Terzaghi "grondano da ogni articolo maldicenza e diffamazione": nel primo numero, fra allusioni volgari e attacchi personali, troviamo un'invettiva contro Carducci, autore della lapide per il defunto Piccinini, e malevole insinuazioni collegate alla spedizione ai Prati di Caprara e ai suoi organizzatori.
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«Re Quan-Quan», Genève, dicembre 1876BCABo, FABBRI 186Il «Re Quan-Quan» è uno dei giornali stampati da Carlo Terzaghi, informatore del questore di Torino, smascherato nel 1872 in un'inchiesta interna diretta da Carlo Cafiero e quindi espulso dalla Federazione italiana dell'Internazionale nell'anno successivo.
Secondo Pier Carlo Masini, autore di una documentata storia degli anarchici italiani, i giornali di Terzaghi "grondano da ogni articolo maldicenza e diffamazione": nel primo numero, fra allusioni volgari e attacchi personali, troviamo un'invettiva contro Carducci, autore della lapide per il defunto Piccinini, e malevole insinuazioni collegate alla spedizione ai Prati di Caprara e ai suoi organizzatori.
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